Napoli. E’ un colpo durissimo quello di oggi alla camorra di Pianura. La polizia ha eseguito infatti 28 misure cautelari nei confronti di esponenti dei clan Pesce-Merfella e Mele, in contrapposizione tra di loro per il controllo del terriotrio. Al centro degli affari illeciti c’era il business della droga, con la diverse piazze di spaccio sparse sul territorio.
Gli investigatori hanno reso noto anche i diversi episodi ascrivibili alla lotta tra i clan di Pianura, anche se al momento – specificano – l’unico risolto è quello di Luigi Aversano (uomo dei Mele ucciso in un aggauto il 7 agosto 2013. E proprio nell’estate 2013 è partito il feroc scontro a colpi di stese, omicidi, aggressioni, auto incendiate, bombe, spari contro abitazioni e sventalgiate di kalashinikov.
LE TAPPE DELLA FAIDA. 9 giugno 2013 personale dei VV.FF. è intervenuto in Via Colantonio Di Fiore, a pochi metri da Via Claude Monet roccaforte della famiglia Marfella, per un incendio di due autovetture ed un ciclomotore riferibili alla famiglia Marfella. Incendiata una Smart. 7 agosto 2013 omicidio di AVERSANO Luigi, affiliato al clan Mele. 3 ottobre 2013 il tentato omicidio di BELLOFIORE Antonio detto “Tonino 38” e del padre Gennaro, ritenuti vicini ai fratelli MELE; 13 ottobre 2013 esplosione di bombe carta alla via Evangelista Torricelli (roccaforte dei PESCE-MARFELLA) e la sera stessa esplosione di numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione di DELLO IACOLO Raffaele, alla via Colantonio di Fiore, ritenuto affiliato ai fratelli MELE;
24 dicembre 2013 ferimento di FOGLIA Giuseppe[3], ritenuto affiliato al gruppo MARFELLA – PESCE; 31 gennaio 2014 incendio dell’autovettura Alfa Romeo Mito della moglie di Mele Salvatore. 29 agosto 2014 omicidio di MELE Luigi[4], affiliato al gruppo Mele; 16 ottobre 2014 tentato omicidio di OREFICE Fabio[5], genero di BELLOFIORE Antonio (cl. 1965). 22 ottobre 2014, alla via Luigi Santamaria, esplosione di numerosi colpi cal. 7,62 x 39 (AK 47), ad opera di ignoti, contro l’abitazione di OREFICE Fabio;
12 dicembre 2014, OREFICE Fabio, ed un’altra persona non identificata esplodeva diversi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione di Bruno Angelo, agli arresti domiciliari; pochi minuti dopo il cognato di Orefice veniva picchiato ed il circolo ricreativo a lui riconducibile chiuso dai Pesce/Marfella. Nella stessa notte si registra l’esplosione di colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione della madre di Orefice Fabio. 23 dicembre 2014 esplosione di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione della moglie di Orefice Fabio. Il 08/12/2015 ferito a colpi d’arma da fuoco ROMANO Salvatore alias “muoll muoll”, reggente del clan Mele.
19/03/2016 una persona travista tende un agguato armato di pistola ai danni BRUNO Alfonso[8], BELLOFIORE Giovanni[9], FOGLIA Vincenzo[10] e SCHIANO Salvatore[11], esponenti del clan Pesce/ Marfella. Non si registrano conseguenze in quanto la pistola si inceppa. 5 marzo 2016 omicidio di PERNA Giuseppe, fedelissimo del clan Marfella – Pesce.
19/06/2016 ferito a colpi d’arma da fuoco BELLOFIORE Giovanni, già scampato all’agguato del 19/3/2016 ritenuto affiliato al clan Marfella – Pesce; Il 16/07/2016 esplosione di un rudimentale ordigno in via Cannavino, zona notoriamente ad appannaggio del clan Pesce – Marfella; Il 18/07/2016 incendio di 4 autovetture in Via Alfredo Capelli proseguimento di Via Cannavino, zona ad appannaggio del clan Pesce/Marfella; Il 01/09/2016 è stata disinnescata una bomba in via Grottole 5, all’interno del parco dove risulta abitare Romano Salvatore alias “muoll muoll”, reggente del clan Mele.
Il giorno 10 dicembre 2016 Via Grottole, presso l’abitazione di ROMANO Salvatore, si registra l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Rinvenuti 8 bossoli e due ogive; In data 13 dicembre 2016 omicidio di PISA Raffaele.