Tragedia a Pietraperzia, in provincia di Enna. Un bambino di due anni e mezzo, Salvatore Termine, è stato investito da un furgoncino, un Porter, nel centro storico della città. Il piccolo è sfuggito al controllo dei familiari ed ha traversato la strada proprio mentre stava transitando il mezzo.
Non c’è stato nulla da fare per il bimbo, che è stato schiacciato dal camioncino guidato da un ambulante. Stando ad una prima ricostruzione, la vittima stava giocando nel quartiere di San Francesco con la cuginetta davanti casa, controllato dalla madre, dallo zio e dalla nonna. Al sopraggiungere del furgoncino lo zio teneva per mano il nipote.
Poi il camioncino si è fermato per qualche istante ed il piccolo, lasciando la mano dello zio, si è seduto davanti alla ruota anteriore del mezzo. Il conducente, che ora è indagato per omicidio colposo, è ripartito a bordo del veicolo schiacciando il bimbo. Dopodiché, si è presentato spontaneamente, in stato di shock, alla caserma dei carabinieri per autodenunciarsi. Intanto il furgone è stato sottoposto a sequestro.
Il padre e la madre della piccola vittima, l’operaio edile Walter Termine e la moglie Graziella, sono andati anche loro in caserma. La madre del piccolo è stata colta da un malore improvviso mentre la salma del piccolo Salvatore veniva posizionata davanti la caserma dei carabinieri, dentro l’ambulanza, per tre ore. Il pm non ha voluto disporre l’autopsia, restituendo così il corpo alla famiglia.