“Leone non mollare” i messaggi su Facebook per i tre minorenni accusati di omicidio e reo confessi fanno accapponare la pelle. Messaggi che i figli di Francesco Della Corte hanno letto, lasciandoli interdetti e devastati. “Vogliamo giustizia” dicono ora i due ventenni, figli della povera vittima. E oggi che è la festa del papà il loro strazio sarà ancora più grande. Un dolore al quale non si riesce a dare nessuna spiegazione seppur spiegazione ci fosse per un efferato omicidio. La solidarietà anche per le mamme dei tre assassini. Nessuna parola sulle bacheche per un padre di famiglia, un uomo onesto, una persona che aveva cresciuto i suoi figli nella legalità, con sani valori, sani principi. Uno strazio nel cuore per i due ragazzi e per la moglie di Della Corte. Un trauma che difficilmente supereranno. Ora si attendono gli esami autoptici che chiariranno il motivo della morte. Ma c’è poco da dubitare in realtà. Il povero vigilante è morto a seguito dell’emorragia interna causata dalle bastonate ricevute sulla testa. Colpi che gli hanno fracassato la calotta cranica.