Giallo a Pompei: ritrovato morto in una baracca. Ipotesi strangolamento

Si tinge di giallo il ritrovamento di un 52enne con evidenti segni di strangolamento avvenuto ieri pomeriggio, alle 17 e 30, in una baracca all’interno di un fondo agricolo della periferia di Pompei, a pochi chilometri dal rione Messigno. Indagano gli agenti del commissariato locale.

Pompei, 52enne morto con segni di strangolamento: si indaga

Gli agenti di Polizia al momento non escludono alcuna pista. Anche quella dell’efferato omicidio. Da una prima ispezione cadaverica non risultano evidenti segni di violenza, ma dei graffi sospetti sul collo che fanno pensare a uno strangolamento. Della vicenda è stata informata la Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio a carico di ignoti. Il corpo ritrovato senza vita appartiene a un 52enne di origini ucraine, Volodymyr Herasymchuk.

Le indagini

Le forze dell’ordine stanno scavando nella vita della vittima e hanno ascoltato amici e conoscenti. L’uomo viveva nel napoletano da diversi anni e svolgeva l’attività di bracciante agricolo. Viveva all’interno della baracca dove è stato ritrovato senza vita. Il magistrato di turno ha disposto l’esame autoptico per ricostruire le cause del decesso.

Le piste in piedi sono due: quella dell’omicidio per strangolamento, avvenuto a seguito di una lite all’interno della comunità ucraina; oppure quella del malore improvviso. Una risposta arriverà dall’autopsia, che dovrebbe essere effettuata entro la giornata di venerdì prossimo. La salma nel frattempo è stata trasferita presso l’obitorio dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

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