Ponte di Genova, parla il padre di uno dei ragazzi morti: “No a funerali – farsa”

Gli occhi dell’Italia sono ancora puntati su Genova e sulle macerie del ponte Morandi, crollato il 14 agosto. Si scava e potrebbero esserci ancora dei dispersi, probabilmente una ventina. Dopo il dolore si inizia a parlare di responsabilità e di altri ponti e viadotti che, da nord a sud, avrebbero bisogno di manutenzione.

Per le vittime sono stati disposti i funerali di stato che, con ogni probabilità si celebreranno nella giornata di sabato, proprio nel capoluogo ligure. A commentare questa decisione è stato il padre di uno dei quattro ragazzi di Torre del Greco morti nel crollo. Roberto Battiloro, padre di Giovanni, ha infatti lasciato alcune dichiarazione al quotidiano Il Mattino.

“Non disperderò questa sofferenza” – dice – “Dedicherò il resto della mia vita lottando affinché simili tragedie non accadano più. l’incuria e il disinteresse verso i cittadini sono evidenti. Adesso ci lascino piangere. Non vogliamo cerimonie-farsa. I nostri figli non sono uno strumento per le passerelle pubbliche. Ce li riportiamo dove abbiamo saputo proteggerli. È tra chi li ha amati che riceveranno l’addio”.

Intanto, emergono nuovi retroscena sulla partenza dei quattro ragazzi. È stato un cambio di rotta improvviso a portarli a quell’ora sul ponte. Il gruppo stava infatti viaggiando verso la Calabria. A Pontecagnano hanno deciso di recarsi verso la Costa Azzurra e un destino fatale.

A Casalnuovo, città di Gennaro Sarnataro, camionista vittima anche lui della tragedia di Genova , il sindaco Massimo Pelliccia ha indetto il lutto cittadino. L’ultimo saluto avrà luogo sabato mattina nel quartiere Tavernanova presso la chiesa dell’addolorata.

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