Posillipo, il pirata che ha ucciso Cristina ha le ore contate: sequestrate tre barche

Si stringe il cerchio intorno al pirata del mare che ha ucciso Cristina Frazzica, la ricercatrice 31enne morta travolta da un motoscafo mentre si trovava nelle acque di Posillipo a bordo del suo kayak. Tre imbarcazioni sospette sono state sequestrate per essere esaminate.

Posillipo, il pirata che ha ucciso Cristina ha le ore contate: sequestrate tre barche

Gli investigatori hanno passato al setaccio le immagini dei sistemi di videosorveglianza di Villa Rosebery e di altre residenze della zona, riuscendo così a individuare tre natanti. Il mezzo che ha speronato Cristina insieme al suo amico nonché avvocato Vincenzo Carmine Leone, 33 anni, sarebbe prossimo ad essere identificato. Al momento sono tre le barche – tipo gozzo sorrentino – che sono state sequestrate in una rimessa a Mergellina e che verranno esaminate a caccia di prove o tracce di collisione compatibili con l’investimento della 31enne di Bordighera.

Una volta identificato lo scafo killer, sarà poi più facile risalire al conducente ascoltando il proprietario della rimessa. Non si esclude che si tratti di un’imbarcazione presa a noleggio. La Procura di Napoli sta lavorando in sinergia con la polizia giudiziaria (Capitaneria di Porto, Polizia Marittima e Vigili del Fuoco). I genitori della vittima sono arrivati dalla Lombardia e hanno incontrato gli inquirenti. Sul corpo della giovane verrà disposta l’autopsia e sarà effettuata una perizia sulla canoa travolta.

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