Ecco il messaggio che il Sindaco Poziello scrive su Facebook: “Ha scoperto, il nostro, che alcuni consiglieri hanno un debito tributario, sulla base di documenti che ha richiesto a me e che io ho detto agli uffici di dare. Ne discende che nessuna grande opera d’investigazione è stata fatta. Semmai, trasparente è stata l’Amministrazione comunale che ha fornito i richiesti documenti, che riguardavano anche me stesso.
Quanto a me, dal 2011 ho un contenzioso con Equitalia, come ogni altro cittadino, per una serie di richieste alcune legittime, altre meno: mi si chiedevano 8mila euro circa di trattenute Irpef che il mio “datore” di lavoro (un soggetto pubblico) mi aveva effettuato e che (a dispetto della ricevute da me prodotte) Equitalia continua a pretendere da me; 30mila euro circa per contributi all’Istituto di previdenza dei giornalisti, non dovuti e ridotti dopo una verifica a 5mila prontamente versati ma ad Equitalia non risultano ed attende ancora lo sgravio dall’INPGI; varie ed eventuali altre somme per omessi o ritardati pagamenti taluni reali, altri no. A fronte di queste somme pretese, Equitalia aveva proceduto nei miei confronti ad un pignoramento. Ho fatto ricorso al giudice, ottenendo la sospensiva della cartella. Equitalia ha emesso un secondo pignoramento ed anche in questo caso un giudice lo ha sospeso. Nel mentre sono divenuto Sindaco e, a scanso di equivoci, nelle more della definizione della lite con Equitalia, che non riguarda somme dovute al Comune, ho fatto una rateizzazione, che sto pagando. Sperando, un giorno, di riavere indietro i soldi che sto pagando anche se non dovuti.
Quanto al Consigliere Palma e alla sua campagna moralizzatrice, ben venga. Tutti noi lavoriamo con trasparenza ed onestà. Intanto, però, l’avvocato Palma ci spieghi come vive e chi paga i suoi conti. O veramente vuol farci credere che vive con 1.800 euro all’anno, così come ha dichiarato?
Sarebbe un po’ singolare, dal momento che ne spende mensilmente tanti di più. Non voglio credere che il “campione della legalità”, come tanti avvocatucoli viva di parcelle a nero pagate dai clienti a seguito di risarcimenti di compagnie assicurative in combutta con vari periti e consulenti assicurativi non proprio “trasparenti”.
L’unica cosa certa è che, da una parte, c’è un’Amministrazione alle prese con i problemi quotidiani della città, con le urgenze, con la programmazione, con il tentativo di rianimare una città trovata in stato comatoso. Dall’altra una banda di menagrami che attendono solo il fallimento, che sperano e lavorano perché tutto vada male per potersene politicamente giovare. Che dalla mattina alla sera spargono veleno, offese gratuite, definiscono gli altri ladri. E poi magari sono i primi a non pagar le tasse.”