GIUGLIANO. Torna a parlare l’ex sindaco Antonio Poziello in vista delle elezioni amministrative e regionali. L’ex primo cittadino, ospite di Tg Club speciale in onda su Teleclubitalia, ha smentito una sua ipotetica candidatura alla Regione Campania e confermato che invece correrà per un secondo mandato.
Poziello ci siamo lasciati qualche mese fa ma intanto circolano voci su una sua possibile candidatura al consiglio regionale e non al Comune di Giugliano.
Il lavoro iniziato va completato. Un’amministrazione riesce a dare i risultati completi nell’arco di 7-8 anni. Mi ripropongo come candidato sindaco per terminare il lavoro. Sarebbe piaciuto a qualcuno che io levassi le tende e mi candidassi al consiglio regionale. Non ho l’aspirazione di fare il consigliere regionale o il parlamentare, il mio impegno politico è per la città di Giugliano per realizzare la città che piace a me e ai miei figli. Tra l’altro frutto del lavoro della mia amministrazione con la giunta per la città di Giugliano sono stati stanziati 10 milioni e mezzo di euro di interventi per messa in sicurezza dell’area delle discariche e completamento dei lavori.
Ieri il segretario metropolitano del Pd Marco Sarracino ha detto “Pirozzi è un ottimo candidato per Giugliano e se c’è qualcuno che è già partito difficile aprire una discussione”. I socialisti hanno fatto un appello per unità del centrosinistra. Lei pensa che ci può essere un accordo con il Pd, perché di questo stiamo parlando. E sarebbe disposto a un passo indietro per una candidatura unitaria?
Lo strappo trae origine dalle primarie e da chi non ha accettato il risultato e ha continuato a proporre candidatura in maniera ossessiva. Sono stato uno di quelli che ha chiesto più volte di rimettere insieme i pezzi ma credo che il Pd di Giugliano sia quanto di meno aperto ci possa essere. Con Sarracino ci parlo spesso e sono uno di quelli che non ha mai fatto mistero della propria volontà di rientrare nel Pd ma questo partito è tutto fuorché democratico. Credo che Nicola Pirozzi da mesi sia sia ufficializzato, difficilmente si riesca a costruire una sintesi. Io lavoro con un gruppo di forze progressiste e moderate avremo 6-7 liste a sostegno della candidatura, tra queste Italia Viva. Credo che il Pd può essere un interlocutore importante ma c’è bisogno di fare ammenda degli errori, io dei miei, il pd deve fare gli interessi della città e non degli interessi di parte e cioè le aspirazioni personali del singolo candidato e dell’ex consigliere regionale oggi deputato che deve amtnenrre il controllo sulla città di Giugliano.
Un passo indietro suo e di Pirozzi con un candidato sindaco estraneo può essere la sintesi?
E’ complicato chiedere a chi ha fatto il sindaco per 4 anni e dopo aver vinto per due volte le primarie di fare il passo indietro. C’erano i tempi e i modi per farlo. I personalismi vengono dopo. I cittadini vogliono capire perchè in questo periodo del Covid la città è rimasta senza una guida. E ancora in questa fase necessiterebbe di intervenire forti per il rilancio delle attività economiche ma vediamo un blocco e credo che il prezzo sarà pagato da tutti. Ma c’è la responsabilità di tutto ciò da parte di chi ha scelto di sciogliere anticipatamente il consiglio comunale: quando ci sono state le dimissioni l’emergenza covid era già prevedibile cosa sarebbe successo.
Intanto il candidato in pectore Pirozzi non manca di fare attacchi è in particolare ha definito la sua amministrazione totalmente fallimentare. Hanno puntato il dito la vicenda dei 10 milioni di euro della città metropolitana.
Questa è una vicenda surreale perchè c’è una strana alleanza tra i consiglieri metropolitani di Giugliano e il sindaco metropolitano de Magistris. Pirozzi, D’Alterio e Ragosta erano felici che la città ha perso i 10 milioni di euro. Il sindaco de Magistris ha fatto un regalo elettorale a chi lo sosteneva in consiglio e ha presentato a me il conto. Tutto è nato quando de Magistris, con l’avallo di Pirozzi, Ragosta e D’Alterio, voleva portare i rifiuti a Giugliano per l’ennesima volta, voleva portare qui le ecoballe quando si fermava il termovalorizzatore di Acerra. Mi sono opposto e ne ho pagato il prezzo. In questo quadro mi sarei aspettato che Pirozzi difendesse la sua città piuttosto che attaccare il sindaco. Giugliano dovrebbe venire prima delle aspirazioni personali. Nicola doveva prendere atto che la fase delle primarie è finita ma sta ancora combattendo quella battaglia. I tre consiglieri metropolitani sono stati supini ai desideri di de Magistris e poco inclini a difendere gli interessi della città.
Al di là della ripicca politica, il Comune ha però perso l’iter giudiziario.
Non è finito. C’è un procedimento nel merito che va avanti e attendiamo l’esito di quello. La città metropolitana ha anche cambiato in corsa le regole del gioco. Vedremo come andrà a finire.
Lei al momento è appoggiato da Italia viva. Ma quale sarà la sua coalizione? Oltre Italiavia Viva saranno
Ci sono forze civiche, ambientaliste, partiti.
Nel fronte opposto nel centrodestra c’è una divisione tra Sequino e Maisto, non teme che proprio lo schieramento a sostengo di quest’ultimo potrebbe sottrarle voti visto che ne fanno parte anche esponenti della sua amministrazione che l’hanno poi abbandonata in corso d’opera?
Non credo e credo anche che le persone debbano ricordarsi le facce di quelli che hanno cambiato casacca. Sono stati una spina nel fianco mia e lo sarebbero di chiunque altro. Io posso dire di aver fatto le pulizie di casa, i problemi ora sono a casa degli altri, ricordatevi di chi ha messo la firma per lasciare Giugliano senza una guida in un momento delicato.
Cosa cambierebbe tra un Poziello 1 e Poziello bis visto che è stato accusato id essere accentratore e non aver dato spazio a giunta e consiglieri.
Stupido chi non impara dai propri errori. Il mio errore è stato quello di essere eccessivamente aperto verso consiglieri che mi accusano di essere accentratore e di aver tentato di mettere insieme i pezzi quando andavano messi da parte. Credo che quello che ci sarà di differente è che passiamo da una fase di progettazione a una di gestione dove bisogna concretizzare le opere. Credo di essere quello che conosce meglio di tutti i pregi e i limiti della macchina amministrativa di Giugliano.
La prima cosa che farebbe se dovesse essere nuovamente sindaco?
Il parco di villa Zagaria.
Siamo a un anno dal famoso sgombero del campo rom, a breve potrebbe essercene un altro. E’ una incompiuta questa della sua amministrazione?
Non è un’incompiuta, chiunque sia il sindaco avrà a che fare con il problema dei rom e dove collocarli. Non si è capito che c’era bisogno di dare una soluzione. Procedere con sgomberi o con tentativi che ho fatto anche io non funziona.