Pozzuoli, caos in ospedale: parente di paziente Covid insulta e aggredisce sanitari

L’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli è ancora teatro di aggressioni nei confronti del personale sanitario. Un parente di un paziente Covid, giunto con il 118 di Varcaturo, ha aggredito verbalmente e fisicamente i sanitari del nosocomio puteolano.

Il motivo? L’uomo pretendeva, secondo quanto raccontato dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” in un post, che il congiunto accedesse immediatamente alle cure mediche. Per fortunata il personale sanitario è riuscito a trattenerlo e a evitare che la situazione degenerasse.

“I Protocolli prevedono che i locali del pronto soccorso siano sgomberati da tutti i presenti per permettere l’accesso alle aree riservate COVID, questo implica la messa in moto di una macchina organizzativa. Evidentemente l’energumeno non voleva attendere 2 minuti e ha incominciato dapprima ad aggredire verbalmente il personale sanitario e dopo fisicamente”, fa sapere l’associazione, che chiede anche “il potenziamento del personale di vigilanza all’interno dei locali del Pronto Soccorso l’identificazione dell’aggressore”.

Due giorni fa un’altra aggressione

Due giorni fa si è verificato un’altra aggressione, sempre all’ospedale Santa Maria delle Grazie. Vittima una guardia giurata, che ha ricevuto una testata al volto dal marito di una paziente, alla quale era stata assegnata il codice verde. In sala d’attesa, l’accompagnatore della donna ha cominciato a lamentare una eccessiva attesa, insultando e minacciando i sanitari. A quel punto il vigilante in servizio è intervenuto, ricevendo una testata in pieno volto che gli ha provocato un trauma facciale con conseguente avulsione dentaria.

“Si faccia chiarezza sulla vicenda ma soprattutto si identifichi l’aggressore, visto che nei locali del pronto soccorso ci sono telecamere a circuito chiuso. non per ultimo si rende necessario potenziare il numero di guardie giurate nel Pronto Soccorso, una sola non basta a fronteggiare l’utenza quotidiana”, ha dichiarato il dottor Manuel Ruggiero.

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