Pozzuoli. Dissequestrata la Solfatara, riapre dopo 5 anni dalla chiusura

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Con la firma del verbale di dissequestro della Solfatara, dopo l’atto ufficiale della Magistratura e l’affidamento delle chiavi dell’area al responsabile dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei Massimo D’Antonio, si avvia l’interlocuzione tra Comune di Pozzuoli ed Ente Parco finalizzata alla messa in sicurezza di uno dei siti geositi più interessanti a livello mondiale. La riapertura avverrebbe dopo anni di chiusura a seguito della dolorosa tragedia del 2017 in cui persero la vita tre persone (Massiliano Carrer e Tiziana Zaramella e loro figlio Lorenzo).

Pozzuoli. Dissequestrata la Solfatara, a breve la riapertura

“Il dialogo e la collaborazione tra istituzioni hanno consentito questo straordinario risultato – dice Gigi Manzoni, Sindaco di Pozzuoli – Siamo tutti intenzionati a garantire in breve tempo la fruizione di un sito unico al mondo, ma senza dimenticare la tragedia del 2017. Garantire la sicurezza di tutti i futuri visitatori è la priorità per tutti noi”.

“La Solfatara rappresenta il polo centrale del sistema vulcanologico flegreo e campano – sottolinea Francesco Maisto, Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei – Il progetto di messa in sicurezza e fruizione, che ho redatto per l’Ente Parco, tiene conto delle specificità dell’area e della sua valorizzazione in termini di turismo sostenibile. Con la Solfatara si arricchisce e si qualifica l’intero territorio dei Campi Flegrei, un ecosistema culturale unico al mondo”.

“Pozzuoli è da sempre legata all’identità, unica al mondo, della sua terra vulcanica, aprire la Solfatara – aggiunge Filippo Monaco, Assessore al Turismo del Comune di Pozzuoli – significa che possiamo considerare fruibile un sito che per le sue caratteristiche potrebbe essere visitato da turisti di tutto il mondo. E’ come se fosse un grande museo vulcanico, dove è possibile vedere da vicino ciò che accade alla terra che bolle. Siamo lieti che questo avvenga”.

Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie all’apporto dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania e al supporto specialistico del Collegio Regionale delle Guide Alpine e Vulcanologiche.

Comunicato stampa

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