È ritenuto tra i mandanti degli attentati mafiosi avvenuti in Italia tra il 1992 e il 1993. Matteo Messina Denaro, oggi tratto in arresto mentre era in una clinica di Palermo per un dayhospital, è stato condannato in passato per la strage di Capaci e per quella di via D’Amelio e per gli eccidi del 1993 a Roma, Firenze e Milano. E figura anche tra i responsabili dell’attentato a Maurizio Costanzo.
Preso il boss delle stragi: ha fatto uccidere i giudici Falcone e Borsellino
Procediamo con ordine. Nel 1992 in via Mariano D’Amelio, a Palermo, l’auto della scorta del giudice Paolo Borsellino esplode improvvisamente. A bordo, oltre il magistrato, anche 5 agenti. L’unico sopravvissuto sarà l’agente Antonino Vullo, che al momento dell’esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta. Tredici le condanne all’ergastolo inflitte a 16 boss accusati di essere i mandanti dell’uccisione di Borsellino, tra loro anche Matteo Messina Denaro, detto u siccu.
Messina Denaro figura anche tra i mandanti della Strage di Capaci, il 23 maggio del 1992. Nell’attentato muiono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e rimangono ferite 23 persone, fra le quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. Denaro verrà condannato all’ergastolo in contumacia dalla Corte di Catanissetta.
Le altre stragi
U siccu è ritenuto responsabile anche della Strage dei Geogofili a Firenze, avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993, nei pressi della Galleria degli Uffizi. L’esplosione di un’autobomba provocò cinque morti, oltre 40 feriti. E c’è il suo nome anche dietro l’attentato di via Fauro a Roma, quando il 14 maggio 1993, un’autobomba esplose vicino alla casa del giornalista Maurizio Costanzo, all’epoca impegnato nella lotta alla mafia. E poi c’è l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del collaboratore di giustizia, Santino, ucciso a soli 12 anni e sciolto nell’acido dopo 25 mesi di prigionia. Per quell’orribile delitto, Denaro nel 2012 è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Palermo. Pena che dovrà scontare ora grazie all’arresto avvenuto il 16 gennaio 2023.
Il boss sanguinario, Messina Denaro fece sciogliere un bimbo di 12 anni nell’acido