Farmaci letali a malati Covid: così il primario ha ucciso i pazienti in ospedale

Avrebbe iniettato dei farmaci letali a due pazienti Covid di 61 e 80 anni causandone poi la morte. È stato arrestato per questo motivo, oggi 25 gennaio, Carlo Mosca, il primario del pronto soccorso di un ospedale in provincia di Brescia. L’episodio era avvenuto durante la prima fase della pandemia di Covid-19. In seguito alle indagini, il gip della cittadina lombarda ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Brescia.

La vicenda

I fatti risalgono a marzo scorso nel boom della pandemia. Nell’ospedale di Brescia si notarono alcuni decessi avvenuti in circostanze non molto chiare. a maggio i carabinieri del Nas di Brescia hanno raccolto informazioni secondo le quali alcune morti erano collegate a pratiche mediche consapevoli, indicazioni che hanno portato all’apertura di un fascicolo a carico di Mosca.

Le indagini

All’interno di tessuti ed organi di una paziente, la presenza di un farmaco anestetico e miorilassante comunemente usato nelle procedure di intubazione e sedazione del malato che, se utilizzato al di fuori di specifiche procedure e dosaggi, può determinare la morte del paziente. Peraltro, nelle cartelle cliniche dei deceduti oggetto di verifica non compare la somministrazione di quei medicinali (indicata invece nelle cartelle di pazienti poi effettivamente intubati) tanto da ipotizzare anche il reato di falso in atto pubblico.

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