Primo consiglio: ci sono già tre franchi tiratori. Il Pd nei banchi con Forza Italia vota FdI

Una seduta fiume di consiglio comunale ha riaperto le porte dell’aula consiliare di Giugliano. Eletto presidente del consiglio, vicepresidente, annunciata la giunta, approvate le tariffe Imu, Tari e Tasi per cui sono confermate le vecchie aliquote. Solo per la tassa sui rifiuti è previsto un risparmio di poco più di un milione. E infine, ultimo punto all’ordine del giorno, la variante al piano regolatore cimiteriale per incrementare le fosse per l’inumazione. Ne saranno infatti ricavate delle nuove in un’aiuola presente tra il vecchio e il nuovo cimitero.

La mattina Poziello ha annunciato la giunta e il pomeriggio i neo assessori erano presenti in aula in attesa della nomina. Tra il pubblico infatti c’erano Adolfo Grauso, assessore alla legalità e trasparenza, Miriam Marino assessore alla pubblica istruzione, benessere animali e rapporti associazioni zoofile, Domenico Pianese vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Paride Caputi assessore all’urbanistica e pianificazione del territorio, attività connesse alle infrastrutture Base Nato e Più Europa e Vincenzo Mauriello alle politiche sociali. Gli altri due assessori erano tra i banchi dell’emiciclo: Carla Rimoli vivibilità zona costera, ambiente, interventi zona costiera, sviluppo periferie, pari opportunità e Giulio Di Napoli assessore alle attività produttive, area Asi, Suap e lavoro. Finito il consiglio infatti si sono tutti riuniti per l’atto ufficiale.

La prima assemblea ha però già visto delle curiosità. Prima su tutte che il Pd, forse per la prima volta nella storia, è seduto a destra dell’emiciclo. Di fianco dunque a Forza Italia ed esponenti di centrodestra, nonchè al Movimento 5 stelle.

Altra curiosità è andata in scena al momento dell’elezione del presidente del consiglio dove i democratici hanno votato per un esponente di Fratelli d’Italia, Vincenzo Basile. Dato che però la prima votazione non è andata a buon fine, si è passati alla seconda: e qui la sorpresa. Luigi Sequino viene eletto con 23 voti. I voti della maggioranza erano 20, dunque in tre della minoranza si sono staccati dal coro e si sono uniti alla maggioranza che ha invece votato Aprovitola, esponente di Forza Italia, come vicepresidente. E allora, chi sono i tre franchi tiratori?

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