E’ il Derby dell’Amicizia, tra due squadre che si vogliono bene, che hanno avuto un percorso di crescita simile, con due presidenti che vanno d’accordo di cui addirittura uno, Preziosi, tifoso dell’altra squadra, che hanno due delle tifoserie più belle d’Europa ma che soprattutto si stimano per un gemellaggio che va avanti da oltre 30 anni. Record.
Al San Paolo giunge quindi una squadra sorpresa di questo campionato, con un tecnico che quando ha il grifone sul petto diventa un genio della tattica e della preparazione atletica, ma al San Paolo giunge anche una squadra galvanizzata dalla Coppa Italia dopo un grande match contro l’Udinese che l’ha vista trionfare ai rigori, il Napoli appunto.
Benitez dona il solito rebus pre partita ai giornalisti ed ai tifosi. Il modulo è sempre lo stesso, 4-2-3-1, in porta torna Rafael, in difesa pronti Maggio, Albiol, Koulibaly e Strinic, alla terza gara in settimana, in ballottaggio con Britos che pure si è fatto la partita di domenica e di giovedì. A centrocampo dovrebbe tornare la coppia di inizio stagione, Inler e Jorginho. Lo svizzero è ormai alla fine della sua avventura partenopea mentre l’italo brasiliano vuole confermare la buona prova, se non altro per i due rigori perfetti, fornita giovedì. In attacco, alle spalle di Higuain che continua a mugugnare non appena ne ha la possibilità, complice la frustrazione di un campione costretto a vedere scempi praticamente ad ogni partita, agiranno Callejon, Hamsik e De Guzman.
Il Genoa del Gasp ritrova dopo tanto tempo la punta di diamante della squadra, il miglior affare dell’anno: Diego Perotti.
Nel 3-4-3 in porta ci sarà Perin, difesa composta da Roncaglia, Burdisso e De Maio. Edenilson e Antonelli, il capitano, saranno gli esterni di centrocampo mentre Rincon e Bertolacci agiranno al centro del rettangolo. In attacco due soluzioni tattiche: la prima vede Perotti con Ferfazidis alle spalle di Iago Falqe che funge da Falso nueve, mentre la seconda prevede l’esordio del nuovo arrivato Niang che a Genova dovrebbe finalmente giocare nel ruolo che gli compete: la prima punta.