SALERNO – Parcheggiatori abusivi, nell’aula bunker del carcere di Fuorni dieci automobilisti su tredici ritrattano la denuncia dinanzi al giudice. Commenta con queste parole del consigliere regionale dei Verdi, Borrelli: “Così vincono loro. È una resa ai delinquenti. Come se mi avessero picchiato un’altra volta. A Napoli oramai le estorsioni avvengono anche vicino la Questura.”
“Sono rimasto impietrito quando ho appreso che nell’aula bunker del carcere di Fuorni, dove si svolgeva il processo a carico di 32 parcheggiatori abusivi, proprio gli automobilisti che li avevano denunciati hanno ritrattato affermando che le somme non gli erano state estorte. Dieci su tredici, roba da non credere. Mi sono sentito come se mi avessero di nuovo picchiato. Una resa davanti ai criminali. Questo ci fa capire quanto sia difficile debellare questa piaga e come, dietro questi soggetti, si nasconda la malavita organizzata in grado di intimorire chiunque e anche quanto i cittadini si sentano poco protetti dalle forze dell’ordine e dalla magistratura sui nostri territori e quanto la criminalità sia in grado di intimorirli” dichiara il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Eppure pochi giorni prima avevo ricevuto la notizia della condanna dei miei aggressori all’esterno del bar Il Ciottolo a via Marina, a dimostrazione che del fatto che denunciare è importante per assicurarli alla giustizia. Non bisogna farsi scoraggiare da quanto accaduto a Salerno. Tutt’altro, bisogna priseguire la battaglia con ancora maggiore impegno. Venerdì sera la città era ancora una volta sotto assedio sei parcheggiatori. Anche a pochi passi dalla Questura, in piazza Matteotti, dove, nonostante le numerosissime segnalazioni, i parcheggiatori esercitavano regolarmente la loro attività estorsiva bloccando la viabilità. Decine e decine di auto in sosta che occupavano gran parte della carreggiata. Le chiavi affidate da cittadini irresponsabili al parcheggiatore di turno. Mi auguro che il ministro all’Interno mantenga fede alla promessa di approvare nel Decreto sicurezza norme restrittive che consentano l’arresto immediato in flagranza di reato e sanzioni più severe per gli automobilisti che li foraggiano. Solo così potremo davvero rispondere alla violenza e all’arroganza di questi soggetti” conclude Borrelli.