Questa mattina Procida si è svegliata Capitale italiana della Cultura. Una nuova alba che la vede protagonista, il simbolo della bellezza e della cultura del 2022, l’anno della rinascita. Con il motto “la cultura non isola” Procida è già in fermento e pronta a raccontare storie e tradizioni antiche tra mare e viuzze.
L’offerta proposta fa leva su numeri importanti: 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 8 spazi culturali rigenerati.
Una grande opportunità per quella che fu l’isola di Arturo, da sempre la Cenerentola delle perle de Golfo di Napoli che oggi scopre una nuova emozione nell’attestare la sua originalità.
Pensare che anche il carcere ha il suo fascino: a picco sul mare. Il penitenziario chiuso nel 1988, vide imprigionati da Luigi settembrini al clan Giuliano.
Questa è Procida e da oggi parte una nuova era.