Proiezione film sul giornalista ucciso Siani al Vomero, scattano gli applausi agli spari: è polemica

Durante la proiezione del film “Fortapàsc”, che narra l’omicidio del giornalista Giancarlo Siani da parte della camorra, un gruppo di studenti di una scuola media di Napoli ha applaudito al momento degli spari. Un gesto che ha suscitato non poco allarme e su cui ha acceso i riflettori Paolo Siani, pediatra ed ex parlamentare, nonché fratello di Giancarlo.

Proiezione film su Siani, applausi nel momento in cui il giornalista è ucciso

Siani ha esortato a una riflessione collettiva sulla necessità di rafforzare l’educazione dei giovani nei valori della legalità e della giustizia. “Non possiamo far finta di nulla – dobbiamo intervenire, spiegare, raccontare”, ha scritto sul suo profilo fb.

La famiglia Siani da tempo si impegna attivamente nella lotta contro la criminalità organizzata e nella promozione di una cultura della legalità, principalmente attraverso la Fondazione Giancarlo Siani.

L’organizzazione porta avanti numerosi progetti educativi, soprattutto nelle scuole, per mantenere viva la memoria di Giancarlo e insegnare ai giovani l’importanza del rispetto della legge e dei diritti umani.

L’intervento del ministro dell’istruzione

La reazione degli studenti potrebbe non essere stata un’approvazione esplicita della violenza vista sullo schermo, come suggerito da alcune fonti scolastiche che parlano di “esplosioni di vivacità immotivate” tipiche dell’età. Tuttavia, l’incidente ha spinto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a prendere posizione, affermando che la scuola deve essere un baluardo di legalità e una comunità antitetica a qualsiasi mentalità mafiosa.

Nel tentativo di trasformare questo incidente in un’opportunità educativa, Paolo Siani ha annunciato il ritorno a breve nella scuola Maiuri, dove porterà ai ragazzi un volume con gli articoli di Giancarlo, raccontando chi era, i suoi sogni e le sue battaglie. “Credo sia il modo migliore di affrontare la cosa”, ha detto ribadendo l’importanza di non arrendersi mai nella lotta contro le mafie e l’indifferenza.

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