“No al Green Pass”, notte di proteste sul lungomare di Napoli

Notte di proteste a Napoli per il Green Pass. Nella serata di ieri, circa 200 persone si sono riunite ed hanno sfilato in fiaccolata sul lungomare partenopeo per per poi dirigersi a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione per protestare a poche ore dall’entrata in vigore dell’obbligo di esibire il certificato verde in tutti i luoghi di lavoro, sia pubblici sia privati.

Il corteo annunciato già nei giorni scorso è partito intorno alle ore 20. In testa al corteo, sorretto dai manifestanti, una sorta di altarino funebre con tanto di lumini per rappresentare la “veglia per la morte della democrazia”.

Protesta “No Green Pass” a Napoli

Si è trattata di una manifestazione pacifica e non si sono registrati momenti di tensione ne scontri con le forze dell’ordine.  Tra i partecipanti, tra gli altri, la scrittrice Ornella Mariani e il medico dell’Asl Napoli 1 Carlo Arnese, per il quale “il green pass è un vile e ignobile ricatto, una palese estorsione” e “i sieri genici sono pericolosi, il green pass non è altro che un lasciapassare di stampo nazi fascista”.

Insulti contro Draghi e De Luca

I manifestanti hanno percorso il lungomare, sfilando accanto ai ristoranti e invitando dipendenti e clienti ad unirsi a loro e sono partiti anche degli insulti verso chi era seduto a mangiare. Durante la marcia non sono mancate le critiche al Governo, con insulti sia al premier Mario Draghi sia al governatore della Campania Vincenzo De Luca, e in molti hanno gridato che le attuali misure esecutive sono “il nuovo fascismo”.

Poi il corteo si è spostato verso la Regione. Nel percorso, gli slogan sentiti in altre manifestazioni analoghe: “No green pass”, “Sì democrazia”, “giù le mani dai bambini”, alternati da qualche insulto verso De Luca e Draghi. Arrivati davanti alla sede della Regione, l’altarino è stato sistemato a terra e si è tenuto un breve presidio con diversi interventi durante il quale i manifestanti hanno cercato di coinvolgere anche giornalisti e poliziotti nella protesta.

Il video

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