Psicosi nucleare in Italia: corsa all’acquisto di pillole di iodio

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L’incubo di una guerra nucleare scatenata dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina ha spinto centinaia di persone ad acquistare in farmacia pillole di iodio. Servirebbero a proteggere l’organismo in caso di radiazioni.

Incubo nucleare, corsa all’acquisto di pillole di iodio

La psicosi da conflitto atomico generato dalle tensioni crescenti tra Russia e Nato ha già prodotto effetti collaterali sul mercato. Da un lato è aumentata la richiesta di acquisto di bunker anti-atomici anche in Italia; dall’altro c’è stata una corsa alle farmacie per l’acquisto di pastiglie di Ioduro di Potassio (KI). Si tratta di un composto usato contro l’ipertiroidismo e come schermo di protezione contro le emissioni radioattive. E’ possibile acquistarle in qualunque farmacia.

Come funzionano

Sono semplici compresse in barattolo o in blister – costo medio 12 euro – che vanno ingerite tempestivamente in caso di esposizione a radiazioni nucleari. Come spiega il Messaggero, devono essere date con precedenza a bambini e donne in gravidanza o allattamente. Sono invece sconsigliate per gli over 40 e in generale agli anziani per gli effetti collaterali. Questo medicinale va ingerito solo se c’è un effettivo rischio di essere esposto a radiazioni.

Allarme infondato?

I primi a scoraggiarne l’acquisto però sono proprio i farmacisti, che considerano ingiustificata la corsa dei privati agli approvvigionamenti di iodio.  “In queste ore c’è una corsa ingiustificata a richiedere in farmacia medicinali a base di iodio. – ha sottolineato l’assessore alla sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato – Bisogna evitare questo ‘fai da te’ assolutamente inutile, ingiustificato ed inappropriato, come ha denunciato anche la federazione degli ordini dei farmacisti italiani e la comunità scientifica. È opportuno che il Ministero della Salute intervenga per evitare questa psicosi”.

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