Una condanna a 23 anni di carcere è stata chiesta dal pubblico ministero di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di Gabriel Ippolito, il 22enne di Caivano (Napoli) che, nell’agosto 2021, ferì mortalmente con una coltellata alla coscia il 18enne Gennaro Leone.
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L’aggressione avvenne durante un litigio tra giovani in via Vico, a Caserta, tra i locali della movida. La vittima fu soccorsa e trasportata in ospedale, ma morì poche ore dopo: la lama aveva attraversato la fascia muscolare e aveva reciso l’arteria femorale, portandolo quindi alla morte.
Ippolito, incensurato che viveva a Rimini e che in quel periodo era tornato in Campania per sostenere l’esame per la patente di guida, venne rintracciato poche ore dopo dai carabinieri.
Il processo si è svolto nel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, davanti al collegio di Corte d’Assise presieduto da Roberto Donatiello. Durante la requisitoria il pm Chiara Esposito, dopo aver ricostruito i momenti del delitto, ha chiesto 23 anni di carcere per Ippolito, invocando però le attenuanti generiche in misura equivalente all’aggravante contestata dei futili e abietti motivi, anche in considerazione dell’atteggiamento collaborativo e dal pentimento dimostrati da Gabriel durante la fase delle indagini e nel corso del dibattimento.