Il sito delle “Puscinelle “ di Giugliano si trova lungo il percorso dell’antica via consolare Campana questa importante strada imperiale romana collegava il porto di “Puteoli” con Capua ; oggi ciò che resta di questa struttura ed è ancora visibile , è costituito da un piano interrato con tre ambienti coperti a volta e con murature in elevazione in tufo realizzate con la tecnica dell “ opus reticulatum”; questi ambienti avevano funzione di cisterna per la raccolta e la conservazione delle acque meteoriche e di falda , e sono molto probabilmente ciò che resta di una “Mansio” , quindi è la seconda documentata in territorio di Giugliano insieme a quella ubicata sulla Domiziana nei pressi di Liternum ;
come tutte le grandi arterie stradali romane imperiali anche la via Campana era dotata di queste infrastrutture , che sostanzialmente erano stazioni di sosta ubicate ad intervalli regolari di circa 40 miglia , una sorta di “autogrill” dell’antichità ; a volte nascevano nei pressi delle mansiones dei veri e propri villaggi e talvolta per estensione il termine era utilizzato per definire l’intero insediamento sorto intorno a queste stazioni , la loro funzione principale però , rimaneva quella di punto strategico e di ristoro utilizzato per gli spostamenti e per il servizio postale dell’impero ; oltre alle cisterne per l’accumulo delle acque talvolta avevano anche ambienti utilizzati come “tabernae” stalle per il cambio cavalli , ambienti per il commercio.
La Mansio delle Puscinelle ha dato impulso al vicino villaggio di San Cesario che oggi è ridotto a “Masseria” , il toponimo Cesario confermerebbe l’antichità del villaggio rimandando al “Divo Cesare”, probabile omaggio dei coloni stanziati grati alla famiglia imperiale ed alla gentes Julia che diede nuovo impulso allo sviluppo dell’Ager Campano compreso i futuri territori Giuglianesi ;
Oggi questo sito versa in stato di abbandono ed è completamente ricoperto da scarichi illegali di materiali di risulta , copertoni , materassi, resti di eternit con fibra di amianto , e chi più ne ha più ne metta nella generale indifferenza delle istituzioni e dei cittadini .
Arch. Francesco Russo