È iniziato l’attacco della Russia all’Ucraina. Alle prime luci del giorno il presidente russo Vladimir Putin interviene a sorpresa in tv e annuncia che è in corso “un’operazione militare per proteggere il Donbass”, chiedendo all’esercito di Kiev di “consegnare le armi e andare a casa, affermando che i piani di Mosca non includono l’occupazione del Paese ma la sua smilitarizzazione. Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili, mentre gli Stati Uniti rifiutano di trattare sulle nostre richieste di sicurezza”.
Putin attacca l’Ucraina, esplosioni a Kiev. Truppe da Bielorussa e Crimea
All’annuncio dell’azione militare il presidente russo Putin ha minacciato senza mezzi termini “coloro che potrebbero essere tentati di intervenire” a fianco di Kiev.
“Ora alcune parole importanti, molto importanti per coloro che potrebbero essere tentati di intervenire dall’esterno negli eventi in corso”, ha detto Putin. “Chiunque tenti di interferire con noi, e ancor di più di creare minacce al nostro Paese, al nostro popolo, dovrebbe sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze come non sono state sperimentato nella storia. Siamo pronti per qualsiasi sviluppo di eventi. Tutte le decisioni necessarie al riguardo sono state prese. Spero di essere ascoltato”.
L’operazione russa è in corso in diverse città dell’Ucraina mira a “distruggere lo stato ucraino, impadronirsi del suo territorio con la forza e stabilire un’occupazione”, ha rivelato in un comunicato il ministero degli affari esteri ucraino.
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Kiev ha anche invitato la comunità internazionale ad “agire immediatamente. Solo azioni unite e forti possono fermare l’aggressione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin”, aggiunge il ministero. Le truppe si muovono dalla Russia e anche dalla Bielorussia. Il Pentagono sta monitorando l’incursione delle truppe dalla Bielorussia verso l’Ucraina. Secondo alcuni analisti, lo scoperto potrebbe essere quello di “prendere Kiev in 48 ore”. Intanto, il suono delle sirene hanno costretto gran parte della popolazione a rifugiarsi nei bunker. Altri civili invece stanno scappando dalle città colpite.