Emergono nuovi dettagli sulla dinamica dell’incendio che ha portato alla morte per asfissia dei due coniugi Mimmo Ciancio e Rosaria Carandente. I due non sarebbero morti nel sonno, come si era ipotizzato all’inizio. I loro corpi, infatti, non sono stati trovati nel letto, ma distesi a terra, sul pavimento.
In base a questa dinamica, Mimmo e Rosaria sarebbero stati svegliati nel sonno e si sarebbero accorti di quanto successo, precipitandosi fuori dalla stanza da letto, ma le inalazioni di monossido di carbonio non avrebbero lasciato scampo ai due e non avrebbero dato loro il tempo di salvarsi. Probabilmente uno tra i due è stato svegliato dalle fiamme e ha richiamato l’attenzione dell’altro coniuge, ma era troppo tardi.
A scatenare le fiamme, inoltre, non sarebbe stata la stufa a gas, che è stata trovata spenta dagli uomini della Scientifica, ma probabilmente una sigaretta spenta male, che avrebbe dato fuoco al divano. I fumi sprigionati dall’incidente domestico avrebbero poi raggiunto le stanze da letto fino al tragico epilogo della morte. Definitiva luce sulla morte dei due coniugi potrà essere fatta soltanto dopo l’autopsia, predisosta dalla Procura di Napoli Nord.