Blitz a Qualiano. Lavorava senza seguire le regole per emissioni e tenuta degli scarti e dei rifiuti, sotto chiave è finita una fabbrica di tappeti. Scoperti dai Carabinieri della Compagnia di Giugliano, guidati dal capitano Andrea Coratza, anche due lavoratori in nero.
Nel corso di servizi per contrastare reati ai danni dell’ambiente i militari hanno eseguito ispezione in un’azienda di Qualiano insieme a personale dell’Arpac, del locale ufficio tecnico e dell’Asl Napoli 2 Nord, nonché a colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di napoli.
Il titolare e il gestore dell’attività (di 44 e 74 anni) sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per emissioni pericolose in atmosfera, smaltimento e stoccaggio illecito di rifiuti e abusivismo edilizio. I militari dell’arma hanno infatti accertato che l’azienda non era autorizzata per le emissioni in atmosfera, non aveva provveduto alla tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti prodotti né a quella degli scarti di lavorazione né alla tenuta dei formulari di smaltimento dei rifiuti.
Sul posto, inoltre, è stata accertata la presenza di 2 lavoratori in “nero” con l’irrogazione di sanzione amministrativa per 6.000 euro e la contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale. Anche l’aspetto riguardo alla sicurezza sul lavoro è risultato trascurato non essendo stato nominato il medico competente, essendo state omesse le informazioni ai lavoratori sui rischi derivanti dall’attività eomessa la loro formazione in materia di salute. Le vie di emergenza erano poco praticabili e sui locali era stato effettuato il cambio di destinazione d’uso con la realizzazione di tettoie esterne senza le prescritte autorizzazioni urbanistiche. L’opificio, della superficie complessiva di circa 200 mq, è stato sequestrato insieme alle attrezzature.