La molestava toccandola nelle parti intime ripetutamente. Lei aveva provato a ribellarsi ma lui non le aveva lasciato scampo. Forse la piccola di soli 11 anni pensava che quelle avances fossero normali e che non doveva raccontare nulla a mamma e papà. Per fortuna però proprio quest’ultimo si accorge di qualcosa.
Il sospetto. L’uomo, in un caldo giorno dell’estate scorsa, scorge un evidente stato di eccitazione del suo amico appena uscito dalla piscina con la ragazzina. Scatta subito l’allarme e i rapporti si interrompono.
Il racconto choc. Il padre della piccola a quel punto cerca di farsi raccontare dalla figlia cosa accadeva quando i due si trovavano da soli. Dopo un primo momento di imbarazzo la bambina poi risponde. Ricevute le certezze i genitori della piccola si rivolgono ai carabinieri che avviano le indagini, allertano una psicologa e mettono in chiaro l’intera vicenda. La piccola a quel punto, sollecitata a dovere comincia a raccontare tutto. Il presunto pedofilo la toccava spesso nelle parti intime e sul seno, ancora acerbo. Questo accadeva quando si ritrovavano da soli, particolare capitato più di una volta.
I regali. L’orco tra l’altro riempiva di giocattoli la bambina forse per convincerla della sua bontà od onestà. Ma il suo gesto invece nascondeva tutt’altro. Il presunto pedofilo forse voleva comprare il suo silenzio e il suo assenso alle sue perversioni. Per fortuna sono intervenuti i militari dell’arma di Qualiano che hanno arrestato l’uomo assicurandolo alla giustizia. Ora dovrà affrontare il processo, per adesso è agli arresti domiciliari.