Qualiano, sotto chiave la casa del killer. L’urlo del padre: “Dovevi ucciderti anche tu”

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C’è un clima surreale oggi in via Campana. All’esterno dell’abitazione della famiglia De Falco, tanti i passanti che si fermano all’esterno del portone verde, a osservare quello che ieri è stato il teatro di una delle vicende di cronaca più sanguinose degli ultimi anni. L’appartamento, dove ieri sera hanno fatto irruzione le teste di cuoio dei Carabinieri, è finito sotto sequestro su ordine della Procura di Repubblica di Napoli Nord.

Gli inquirenti passeranno al setaccio le stanze dove si è consumata la tragedia per ricostruire la dinamica dell’omicidio, i passaggi compiuti dal 37enne, gli attimi del furioso litigio, fino al raptus di follia e al colpo di fucile che ha ucciso Teresa Licciardiello (nella foto).

Sotto choc i familiari dell’uomo. Ieri l’arresto di Pasquale De Falco è stato accolto da una folla urlante, che ha inveito contro il 37enne. C’era anche il padre, Tonino, 75 anni, che avrebbe lanciato un urlo contro il figlio: “Uomo di merda, dovevi ucciderti anche tu”.

Lo stesso 75enne ha tentato per tutta la giornata di mediare con il figlio invitandolo ad arrendersi, ma il 37enne avrebbe riferito ai carabinieri che si sarebbe consegnato alla giustizia soltanto se gli fosse stato permesso di uccidere anche il papà. Una risposta folle che testimonia lo stato di squilibrio psicologico che viveva De Falco.

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