Quarto, terrore tra la folla: sparatoria fuori al bar. Così è stato colpito Baiano

Sono stati attimi di terrore quelli vissuti ieri a Quarto, nella centralissima via Campana, all’esterno del bar-pasticceria Avallone. Erano circa le 17 e 30 quando un commando armato formato da due uomini con volto coperto da passamontagna è entrato in azione per colpire Francesco Baiano, libero professionista, ex ristoratore 44enne del posto.

E’ un pomeriggio assolato. Nonostante le previsioni meteo negative, è bel tempo. Baiano decide di andare al bar e di consumare un aperitivo insieme agli amici. Si siede al tavolino quando viene avvicinato da due uomini in scooter che decelerano, lo individuano. Uno scende dal mezzo ed estrae la pistola: esplode un colpo d’arma da fuoco che raggiunge Baiano al polpaccio della gamba destra.

E’ il panico. La gente scappa in ogni direzione. Di fianco al bar Avallone c’è un centro scommesse molto frequentato dai giovani: improvvisamente si fa il vuoto intorno al ferito, che si accascia a terra e si trascina sanguinante dietro un tavolino in ferro battuto per difendersi dai sicari. A via Campana cala il terrore. I malviventi però non esplodono altri colpi, non vogliono uccidere il 44enne: solo punirlo. Lo scooter si allontana. Nel frattempo Baiano viene soccorso, arriva l’ambulanza che lo trasporta all’ospedale Santa Maria delle Grazie a “La Schiana” dove viene curato e ricoverato.

Avviate le indagini per risalire al movente dell’agguato, che ha tutti gli elementi del raid di camorra. Si indaga nella vita privata di Baiano, libero professionista incensurato. L’uomo non ha precedenti di polizia e non è mai stato coinvolto in indagini sul crimine organizzato, appartiene una famiglia perbene. Potrebbe però pesare, come spiega Cronaca Flegrea, la sua amicizia con il boss Antonio Ferro, capo del clan che ha gestito gli affari illeciti nella zona dal 2010 al 2015. I due avrebbero avuto anche in gestione in comune una pescheria a Varcaturo.  Decisive potrebbero essere le dichiarazioni che renderà ai militari dell’Arma per ricostruire il retroscena di quello che è stato un pomeriggio di fuoco.

 

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