“Questa parte di Lago Patria è mia”. Caos nel silenzio delle istituzioni, disagi per il canottaggio

Lo striscione affisso dai genitori è eloquente: “qui si allenano i campioni che danno lustro a Giugliano ed all’Italia, intervenite e ridate i pontili ai nostri figli”. Un appello rivolto a Comune e Regione Campania ma al momento ancora senza risposta da parte delle istituzioni. Il Lago Patria vive infatti un’altra situazione paradossale che questa volta colpisce il canottaggio, come se non bastassero i problemi ambientali, il ponte di Castel Volturno ancora chiuso, il degrado dell’area. 

LAGO PATRIA, PONTILI OFF LIMITS

In questo specchio d’acqua sono cresciuti grandi atleti, dai fratelli Abagnale ai Vicino. Campioni del mondo ed olimpionici. Vi operano 5 circoli canottieri, tra i migliori di Napoli ed in generale della nazione. L’area è stata però improvvisamente interdetta. La federazione aveva finanziato tre nuovi pontili, costo intorno ai 150mila euro, ma gli atleti si sono ritrovati con l’accesso vietato. Adesso resta solo un approdo malandato e pericoloso. Si è rifatto vivo infatti quello che sarebbe il proprietario dell’area, una storia di oltre 50 anni fa. Un privato dice infatti che quel posto è suo, rivendicano le strutture presenti ed addirittura parte di sponde del lago. 

Una situazione che va avanti da circa un mese, nella confusione normativa e con le istituzioni che ancora non riescono a venirne a capo. Un’anarchia che sarebbe dovuta soprattutto alla mancata riperimetrazione dell’area da parte dell’ente regionale. Ne consegue la mancata tutela ancora una volta di questo tesoro naturalistico all’interno di una riserva protetta. Ed attualmente a godere dei nuovi pontili ci sono solo i vari uccelli che popolano questa zona umida come degli splendidi cormorani. 

Il problema è stato sollevato dall’attivista Umberto Mercurio, che da settimane sta chiedendo una soluzione al caso e sottolinea il “fallimento della politica”. Sulla vicenda intervenire anche il consigliere comunale Luigi Guarino. “Purtroppo il Comune di Giugliano in questo caso può farsi solo da portavoce. – spiega l’esponente della minoranza giuglianese – Il grande assente resta la Regione Campania, come avviene per le diverse criticità del nostro litorale ed ora a farne le spese c’è anche un eccellenza come il canottaggio che crea indotto economico e dà lustro al territorio.”  Mentre gli uffici regionali non hanno ancora trovato la soluzione, quindi, Giugliano rischia di perdere un altro pezzo del Lago Patria ed anche i campioni del canottaggio che da qui portano in alto in colori dell’Italia nel mondo. 

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