Brasile. Prende i 150mila euro donati per il figlio malato e li spende in prostitute, alcol e droga: il bimbo muore a 2 anni. E’ la storia assurda che arriva dal Brasile, dove il piccolo Joao Miguel Alves ha perso la sua battaglia ed è deceduto lo scorso 13 ottobre. Il piccolo era affetto da atrofia muscolare spinale. Suo padre Mateus e sua moglie Karine Rodrigues avevano lanciato una campagna di raccolta fondi per il piccolo Joao. Una dose del farmaco somministrato costava infatti oltre 80mila euro e il governo aveva accettato di pagare solo i primi tre trattamenti. I soldi raccolti erano tanti, ben 230mila euro, dopo una lunga maratona di beneficenza.
Le cure a Joao sono iniziate l’anno scorso ad agosto: i soldi raccolti erano in quattro conti bancari. Ma nello scorso maggio il 37enne avrebbe iniziato a prelevare grosse somme di denaro: quando la moglie se n’è accorta, e dopo che Mateus ha abbandonato lei e il bambino per trasferirsi in un hotel, lo ha denunciato.
L’uomo avrebbe passato diverse settimane proprio nell’hotel in compagnia di prostitute, spendendo quasi 150mila euro in vestiti, orologi, alcol e droghe: quando è stato arrestato però, ha affermato di essere stato vittima di estorsioni da parte della criminalità. Solo le indagini potranno stabilire qual è la verità, se l’uomo è davvero una vittima o se, magari in preda alla disperazione per il figlio malato, ha scelto di lasciarsi andare alla perdizione.