Rapina a Frattamaggiore finita nel sangue, richiesta la scarcerazione degli indagati. L’istanza è stata avanzata al tribunale del Riesame dai difensori legali dei tre giovani di Caivano, accusati del raid alla gioielleria in via Roma lo scorso 10 febbraio in cui perse la vita Raffaele Ottaiano.
Ieri è stata discussa la posizione di Pietro D’Angelo; oggi, invece, è il turno di Antonio Topa e Carmine Pagnano. Intanto Luigi Corcone, l’omicida di Raffaele Ottaiano, 26enne di Caivano, è indagato per omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. La sua posizione, alla luce delle recenti risultanze investigative, potrebbe complicarsi.
Stando alle indagini Ottaiano non aprì il fuoco e verosimilmente anche Luigi Lauro, il quinto componente della banda bloccato da un poliziotto libero dal servizio, non sparò alcun colpo. E’ quanto emerge dagli esami balistici condotti per conto della Procura di Napoli Nord.
La svolta nella indagini avvenne il 13 febbraio. L’accusa degli indagati è di tentata rapina aggravata, detenzione e porto d’arma clandestina e ricettazione, in concorso. La banda, armata di pistole e con volto coperto da maschere di carnevale, fecero irruzione nel negozio, il cui titolare reagì: ci fu uno scontro a fuoco tra il gioielliere, i banditi e un agente di Polizia libero, intervenuto per sventare la rapina. I colpi furono esplosi in pieno centro sotto gli occhi increduli dei passanti, che immediatamente fuggirono via.