Ad un tratto i due banditi gli avrebbero puntato una pistola a pochi centimetri dal volto, minacciandolo: ”Dacci i soldi, senno’ ti ammazziamo”.
Contestualmente gli hanno aperto la giacca introducendo la mano nella tasca interna dove sapevano erano custoditi i soldi. Probabilmente – secondo la versione riferita dall’uomo – i due avrebbero notato la pistola nella cintola dei pantaloni. Ed e’ a quel punto che uno dei due ha premuto il grilletto della pistola a canna corta che poi si scoprira’ essere caricata a salve. Ma la pistola si è inceppata. L’uomo ha reagito e sparato. ”Ho sparato per difendere la mia vita, non certo per difendere i soldi” ha detto nell’interrogatorio. Aveva il porto d’armi dal 1975 e non lo aveva mai utilizzato ne’ aveva subito rapine. Al vaglio dei carabinieri elementi e dichiarazioni di testimoni. Il commerciante di preziosi, contrariamente a quanto si e’ appreso in un primo momento, non ha legami di parentela con il titolare del deposito di detersivi e bibite