L’ultima rapina subito risale a qualche ora fa, ma il tabacchi di piazza Trivio è stato negli anni più volte preso di mira dai malviventi. Esasperati i titolari, oggi il figlio scrive un lungo sfogo su Facebook dove racconta tutte le rapine subite in tanti anni di attività (L’assalto il giorno dell’antivigilia. Leggi qui) e dice di sentirsi ormai “umiliato da questi balordi”.
“Oggi la tabaccheria di mio padre è stata per l’ennesima volta rapinata. Dico ennesima in quanto non meno di un mese fa siamo stati vittima di questi balordi. Purtroppo la lista delle rapine non si ferma a solo queste due ma nel corso di 20 anni di attività siamo circa a 40…! Si potrebbe scrivere un libro… Il perfetto rapinato…Mio padre ha subito tutti i tipi di rapina esistenti, una volta tanti anni fa fu chiuso in bagno mentre quei vermi facevano i loro comodi.
È stato più volte seguito fino a casa… in una delle prime gli rubarono una macchina nuova con all’interno un carico di sigarette.
Ancora tanti anni fa mentre era in ospedale ad assistere mia madre furono seguiti i miei fratelli minacciati e picchiati, all’epoca Valentino il più piccolo aveva una decina di anni.
Oggi l’ultima visita, oramai non facciamo più la conta dei danni o eventualmente il calcolo di quanto ci è stato sottratto, quello che realmente fa male è l’umiliazione che si deve provare nel vedere i tuoi sacrifici portati via da un pezzo di merda e non poter fare niente!
Io credo che mio padre nei suoi 73 anni di vita ha visto puntarsi in faccia una pistola più volte di un poliziotto in tutta la sua carriera. È questo che non riesco a spiegarmi dove sono le istituzioni, dov’è lo stato, chi ci tutela chi ci protegge! Non è possibile che in una città così grande come Giugliano ci dobbiamo sentir dire che non ci sono pattuglie a disposizione per coprire l’intero territorio!
A questo punto dico tutti i sacrifici, tutte le tasse che paghiamo a cosa servono?
Mi viene da dire allora i veri ladri non sono questi due balordi che ci hanno visitato stamattina ma il VERO LADRO È LO STATO! È uno SCHIFO!” conclude.