Rapina Orologio Leclerc Sito

Rapina da più di 2 milioni e mezzo di euro al pilota della Ferrari, arriva lo sconto di pena dalla Corte di Appello di Firenze per tre componenti della banda. Francesco Pinto (nella foto) 21enne di Giugliano, e Annamaria Nocerino, 30enne di Ponticelli, erano stati arrestati, insieme a Luciano Allinoro (nella foto), 41enne del centro storico, perché gravemente indiziati a vario titolo per la rapina di un prezioso orologio (un Richard mille da due milioni e mezzo di euro) compiuta a Viareggio il 18 aprile 2022 dello scorso anno ai danni del noto pilota di Formula uno della Ferrari, Charles Leclerc. Erano inoltre accusati di una ulteriore tentata rapina di un Rolex Daytona di 40mila euro.

Rapina da 2,5 milioni di euro al pilota della Ferrari, sconti di pena i rapinatori di Giugliano e Napoli

Il GUP di Lucca nel 2023 aveva inflitto una pesante sentenza di condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno per Allinoro e Pinto e a 6 anni e 5 mesi di reclusione per Nocerino. La Corte di Appello di Firenze, prima sezione penale, accogliendo le argomentazioni difensive, ha ridotto la pena a 7 anni e 4 mesi per Francesco Pinto, agli arresti domiciliari per questa causa (difeso dall’avvocato Luigi Poziello) e a 4 anni e 8 mesi per Annamaria Nocerino, agli arresti domiciliari per questa causa (difesa dall’avvocato Sara Piccini). Sentenza invece confermata per Allinoro.

I tre furono arrestati dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Viareggio, in provincia di Lucca, supportati da militari del comando provinciale di Napoli, di Caserta e di Milano. Oltre a loro c’era anche un quarto componente, Davide Stefanoni, che però ha scelto il rito ordinario. I quattro avevano commesso la rapina di un prezioso orologio nel 2022 ai danni del noto pilota della Ferrari Charles Leclerc. L’orologio era un orologio Richard Mille, modello unico, dal valore di circa 2,5 milioni di euro.

Gli autori materiale della rapina, secondo la Procura, furono Davide Stefanoni e Francesco Pinto, che utilizzavano uno scooter di grossa cilindrata, intestato ad un prestanome – mentre Allinoro e Nocerino fungevano da complici, viaggiando a bordo di un Suv locato presso un autonoleggio di Napoli. In particolare, si ipotizza che Allino e Nocerino abbiano fornito supporto ai complici che viaggiavano sullo scooter occupandosi dapprima del pedinamento della vittima, avvenuto da Forte dei Marmi fino a Viareggio, e poi agevolandone la fuga impedendo alla parte offesa – con varie manovre – di inseguire i presunti complici negli istanti successivi alla consumazione del reato. Gli indagati, dopo il ‘colpo’, ripartirono subito alla volta di Napoli.

Due rapine in una sera

Nella stessa notte in cui fu rapinato Leclerc a Viareggio una giovane coppia, residente a Lucca, mentre camminava a piedi per le vie del centro storico di Forte dei Marmi, sarebbe stata aggredita dallo stesso Francesco Pinto, il quale avrebbe cercato cercato di strappare dal polso del ragazzo un orologio del valore di 40mila euro, senza peraltro riuscire nell’intento. Davide Stefanoni in quella circostanza faceva da palo.

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