Rapina finita nel sangue. Gioielliere spara e uccide due banditi, la moglie di uno dei malviventi: “Anche lui deve pagare”

Rapina finisce nel sangue ad Ercolano, tra i principali paesi dell’area vesuviana. Due banditi sono rimasti uccisi  in un tentativo di rapina in un deposito di “detersivi e bibite” che si trova in via Alveo, a poca distanza dagli scavi di Ercolano.

Sul caso indagano i carabinieri. Il fatto è accaduto attorno intorno alle 12. A sparare è  un commerciante di preziosi, C. S. di 68 anni, imparentato con il titolare del deposito.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il gioielliere era andato in banca per fare un prelievo di un migliaio di euro. All’uscita dell’istituto di credito è stato seguito dai due banditi per il cosiddetto “filo di banca”. I due sono entrati in azione nel parcheggio semideserto della rivendita di “bibite e detersivi” ma il gioielliere è stato più lesto di loro e li ha ammazzati.

I cadaveri dei due banditi morti sono ancora nel piazzale antistante al deposito e coperti da un lenzuolo. Uno, il primo ad essere stato colpito, è riverso per terra, l’altro su uno scooter, colpito mentre cercava di fuggire. I due rapinatori si chiamavano Bruno Petrone, 53 anni, e Luigi Tedeschi 51 anni, napoletani e con precedenti penali.

Poco dopo le 14, è arrivata sul piazzale la moglie di uno dei due rapinatori. “Ha sbagliato anche lui e deve pagare” – è quello che grida la donna, lanciandosi in un’invettiva contro il gioielliere.

 

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