Rapine in banca, scarcerato ‘specialista’ giuglianese. Era stato arrestato dopo un anno di latitanza

Rapine in banca: scarcerato giuglianese. Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Presidente Dott.ssa Angelica Di Giovanni e Giudice a latere Dott.ssa Oriana Iuliano, ha concesso a Fabio Centomani , 27enne giuglianese, detenuto al carcere di Arienzo, l’affidamento in prova ai servizi sociali, accogliendo la richiesta dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, consentendogli così di espiare la pena presso un negozio di abbigliamento.

CENTOMANI ERA STATO ARRESTATO DOPO LA LATITANZA

I Carabinieri di Giugliano gli avevano notificato l’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla procura della repubblica presso il Tribunale di Milano; si tratta di Centomani Fabio. L’uomo era stato trovato dopo quasi un anno di latitanza presso una abitazione nel comune di Napoli. Durante la perquisizione i militari della compagnia di Giugliano hanno sottoposto a sequestro la somma in contanti di 30 mila euro ed una carta di identità falsa.

Per tali reati è stato deferito in stato di libertà mentre è stato tradotto presso il carcere di Poggioreale a seguito della notifica dell’Ordine di carcerazione. Dovrà scontare la condanna di 1 anno e 2 mesi di reclusione, in quanto a seguito di riconoscimento del vincolo della continuazione, il GIP del Tribunale di Milano ha ridotto la pena di 4 anni originariamente inflitta, grazie alla richiesta dell’avvocato Luigi Poziello, per il reato di rapina aggravata ad istituto di credito commesso ad Opera, nel milanese, che fruttó un bottino di 30 mila euro e per il quale Centomani Fabio è stato processato con il coimputato Mele Gaetano, giuglianese classe 1985.

Centomani Fabio non è nuovo ai fatti di cronaca, infatti già in passato fu arrestato per tentata rapina a Pregnana Milanese (MI), rapina consumata aggravata ad istituti di credito a Camerana (Cuneo), Torino, Monza e Brianza, per le quali sempre a seguito di riconoscimento del vincolo della continuazione fu condannato ad anni 6 mesi 4 di reclusione (diminuendo così la pena di 12 anni di reclusione). Il bottino delle rapine consumate si aggira sui 500mila euro.

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