RCA auto, fronte unico dei parlamentari campani: “Tariffa unica per tutti”

Cambia il Governo e torna in auge il tema del caro RCA. In passato sono state condotte tante battaglie politiche, ma nessuna è andata in porto. Risultato: a Napoli e in Campania si pagano le tariffe più alte d’Europa, tra il 30 e il 50 % in più dei premi assicurativi rispetto agli automobilisti delle altre regioni italiane.

Caro Rca, speranze dal nuovo Governo

L’ultimo a tentare una modifica della legge sull’assicurazione obbligatoria è stato è il consigliere regionale e nuovo deputato di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. L’attuale parlamentare ha da sempre proposto di momificare l’articolo 133 che regola le assicurazioni private e imporre lo stesso premio minimo a tutti gli italiani. I parlamentari campani sono tutti pronti a fare la propria parte a prescindere dal partito di appartenenza.

La proposta di Rastrelli

I segnali di apertura sono trasversali, tanto che ad accogliere le idee di Borrelli è stato anche il senatore di maggioranza Sergio Rastrelli, in quota Fdi, nonché coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni. «L’attuale sistema della responsabilità civile verso terzi – spiega Rastrelli – non è assolutamente adeguato agli standard europei ed ha effettivamente determinato nel tempo una intollerabile discriminazione territoriale nella imposizione dei premi di polizza da parte delle compagnie assicurative. discriminazione territoriale nella imposizione dei premi di polizza da parte delle compagnie assicurative. La destra ha sempre perseguito in Parlamento l’obiettivo del progressivo allineamento delle tariffe della Rc auto in tutta Italia».

Tremano i truffatori?

Se i propositi dei politici andranno in porto e si trasformeranno in legge, potrebbero arrivare anche una stretta in Campania contro le frodi assicurative, molte delle quali restano un vero e proprio mercato “sommerso” che coinvolge periti, avvocati disonesti e automobilisti. Un giro d’affari da miliardi di euro l’anno. La riduzione delle risorse a disposizione potrebbe indurre le compagnie assicurative ad adottare controlli più serrati.

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