Il reddito di cittadinanza potrebbe aumentare nell’importo. A dichiararlo è il presidente dell’Inps Tridico in una recente intervista. Con l’approvazione del decreto Sostegno, il Rdc ha subito piccole modifiche come la sospensione in per chi trova lavoro.
Rdc, nuove regole
La norma contenuta nel decreto consente infatti a chi accetta un lavoro di poter percepire automaticamente di nuovo il reddito di cittadinanza, una volta terminato il lavoro, se l’importo complessivo percepito non supera la soglia fissata dallo stesso dl in 10mila euro annui. La misura contenuta nel decreto legge sostegni, è illustrata nella relazione tecnica che accompagna il provvedimento.
“Per l’anno 2021 – si legge nel decreto emanato dal governo Draghi -, qualora la stipula di uno o più contratti di lavoro subordinato a termine comporti un aumento del valore del reddito familiare (…) fino al limite massimo di euro 10.000 annui, il beneficio economico (…) è sospeso per la durata dell’attività lavorativa che ha prodotto l’aumento del valore del reddito familiare fino a un massimo di sei mesi”.
Ora dal presidente Tridico arrivano indicazioni non solo per l’aumento dell’importo del reddito di cittadinanza per le famiglie numerose, ma anche per l’estensione della misura agli stranieri al di là delle regole attualmente previste.
Reddito di cittadinanza: ecco perché aumenta l’importo
Il presidente INPS oltre a spiegare chi sarebbero i beneficiari dell’aumento dell’importo, spiega anche perché sarebbe importante. Il reddito di cittadinanza, sottolinea il numero uno dell’INPS nell’intervista di qualche giorno fa, è fondamentale per sostenere le persone e le famiglie maggiormente in difficoltà motivo per cui, a fronte anche dei dati ISTAT sull’aumento della povertà assoluta nel nostro Paese, sono state stanziate nuove risorse con il decreto Sostegni che si aggiungono a quelle della Legge di Bilancio 2021.
Il nodo resta proprio l’importo del reddito di cittadinanza per le famiglie numerose e per le quali quindi sarebbe necessario rivedere la scala di equivalenza.
“Occorre aumentare il sussidio in base ai componenti del nucleo, oggi al massimo si arriva a 1.330 euro. O si cambia la scala di equivalenza, oppure si potrebbe agire sul contributo da 280 euro legato all’affitto. L’idea sarebbe di modularlo in base al numero dei familiari per raggiungere maggiore equità”.