Giorgia Meloni ha ufficializzato in conferenza stampa la revisione del reddito di cittadinanza. Nel corso delle dichiarazioni rese da Palazzo Chigi per presentare la legge di bilancio, la premier ha annunciato la fine dell’erogazione del sussidio per circa 660mila percettori.
Reddito di cittadinanza, stop dal 2024
Come già anticipato nelle settimane scorse dagli esponenti di Governo, il reddito di cittadinanza, così come l’abbiamo conosciuto, è destinato ad essere abolito a partire dal 2024. Giorgia Meloni ha palato di “un periodo transitorio che accompagna le scelte dell’Esecutivo”. Nel corso del 2023 non sarà possibile percepire la misura per più di 8 mesi consecutivi, oltre i quali si perderà il diritto al beneficio.
La leader di Fratelli d’Italia ha anche ribadito le cause di decadenza dal reddito che verranno introdotte nella legge di bilancio: rifiuto della prima proposta di lavoro utile e mancata permanenza del percettore sul territorio italiano. “Alcuni dell’opposizione si stracceranno le vesti – dichiara la Meloni -, chiamano la piazza. Vorrei però sapere se chi ha pensato il reddito, nel momento in cui è stato fatto, pensasse di assistere un cittadino dai 18 anni ai 60 anni. E’ evidente che non ha funzionato come doveva funzionare”.
Chi lo conserva
Conserveranno il reddito di cittadinanza soltanto gli inabili al lavoro e i disabili. Si tratta di una quota minoritaria della platea degli attuali beneficiari che invece verranno colpiti dal taglio del Governo, intenzionato a spostare quasi 2 miliardi di risorse dal sussidio di cittadinanza ad altre misure come la riduzione del cuneo fiscale e l’innalzamento delle pensioni.