Reddito di cittadinanza, Melito quinta città d’Italia: ora i beneficiari dovranno lavorare in Comune

Melito. La quinta città d’Italia per percettori del reddito di cittadinanza ha mosso i primi passi ufficiali, affinché i beneficiari del sussidio possano lavorare gratuitamente per l’Ente, come previsto dal decreto del Ministero del Lavoro.

La Giunta Comunale di Melito, su proposta del vicesindaco  e assessore ai Servizi Sociali Luciano Mottola, con delibera del 23 gennaio ha approvato la convenzione con il Ministero del Lavoro che regola la gestione e l’accesso alla Piattaforma GePI. Si tratta di un’applicazione progettata e sviluppata per semplificare il lavoro degli assistenti sociali nell’accompagnare i beneficiari del reddito di cittadinanza convocati dai servizi sociali dei Comuni.

Una volta concluso l’iter, i percettori del reddito di cittadinanza avranno l’obbligo di effettuare lavori per la comunità per un minimo di 8 ore settimanali e un massimo di 16 ore alla settimana.

Nello specifico, potranno occuparsi di:

  • sostegno nell’organizzazione di manifestazioni pubbliche;
  • controllo e cura delle biblioteche comunali;
  • accompagnamento agli scuolabus degli studenti;
  • consegna della spesa in aiuto delle persone anziane;
  • organizzazione di mostre ed eventi in ambito culturale;
  • attività di supporto nella raccolta dei rifiuti e promozione e informazione in ambito di raccolta differenziata;
  • gestione del servizio di doposcuola in ambito formativo e scolastico;
  • manutenzione del verde pubblico, con particolare riguardo ai parchi giochi per bambini.

“Non appena abbiamo ricevuto il via libera dal Governo, ci siamo attivati immediatamente per far sì che il nostro Comune riesca ad ottenere quanto prima i servigi dei tantissimi percettori del reddito di cittadinanza residenti in città. Rappresentano importanti risorse e noi abbiamo tutto l’interesse di mettere queste risorse al più presto al servizio della nostra comunità – fanno sapere il sindaco Antonio Amente ed il suo vice Luciano Mottola –  Di concerto con la responsabile del settore Servizi sociali, stiamo studiando una serie di progetti dove poter coinvolgere i beneficiari. Di certo non ci faremo sfuggire l’occasione di renderli partecipi in servizi igienico-ambientali, così come previsto dal decreto del Ministero del Lavoro”.

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