Reddito di Cittadinanza nel 2021, sarà confermato o cancellato? Le parole del Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo sembrano confermare – implicitamente – che la misura sarà confermata anche per i prossimi anni. Il Ministro Catalfo ha affidato ad un lungo post pubblicato su Facebook la sintesi dei progetti futuri del Governo. Questo alla luce di quanto emerso dagli Stati Generali che si sono tenuti a Villa Pamphili. Tra questi figura una conferma implicita del Reddito di Cittadinanza di cui sono stati esaltati i risultati raggiunti.
Un “serio confronto con tutte le forze economiche, sociali e culturali al fine di costruire un progetto unitario di rilancio dell’Italia” utilizzando le risorse messe a disposizione dal Recovery Fund. Un progetto che ha come pilastro anche il potenziamento delle politiche attive. Le risorse europee saranno essenziali per attuare questo piano di rilancio e per “una riforma organica che metta al centro la produttività, l’occupazione e la lotta alle disuguaglianze”. Un piano che vedrà il Reddito di Cittadinanza al centro del progetto. Questa misura si è rivelata un “contributo fondamentale per la tenuta sociale del nostro Paese”.
Reddito di cittadinanza 2021
Il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha fatto presente l’impegno del Governo Conte nei confronti delle famiglie, specialmente nel periodo di lockdown. È per questo motivo, ad esempio, che è stato prorogato al 31 luglio il termine per la procedura di richiesta del Reddito di Emergenza. Questo consentirà ad un maggior numero di persone di fare domanda.
Intanto però la Corte dei Conti ha bocciato il reddito di cittadinanza. La misura varata dal governo e voluta dal Movimento 5 Stelle è stata un vero e proprio flop secondo i dati raccolti nella relazione sul rendiconto generale dello stato 2019. Secondo quanto rilevato dalla Corte dei Conti, solo il 2% dei percettori del reddito di cittadinanza è riuscito a trovare un lavoro attraverso i centri per l’impiego. Questo nonostante siano state accolte circa 1 milione di domande, a fronte di quasi 2,4 milioni di richieste.
Intanto, come confermato dai recenti dati INPS, sono 2,8 milioni i cittadini che attualmente ne stanno beneficiando di reddito e pensione di cittadinanza. “Una platea enorme che, senza queste misure, avrebbe affrontato questo periodo di emergenza in condizioni di ancor più seria difficoltà. Ma che invece oggi riesce a fare la spesa, a pagare l’affitto e a sostenere quelle piccole spese di tutti i giorni che prima sembravano impossibili”.