Studiare e mettersi alla ricerca di un posto di lavoro mentre si percepisce il reddito di cittadinanza. Altrimenti si rischia di perderlo.
E’ questa l’idea del ministro del Lavoro Andrea Orlando che intenderebbe riformare il reddito di cittadinanza collegando l’assegno mensile a percorsi d’istruzione.
Reddito di cittadinanza solo se si studia: la riforma
La riforma già a luglio potrebbe prendere forma. Ad oggi in Italia sono oltre 3 milioni i giovani che non studiano e non lavorano, oltre a quelli che percepiscono sostegni pubblici.
La riforma andrebbe proprio in questo senso, creare cioè un vincolo tra rdc e un percorso di istruzione. “Se prendi il Reddito – ragiona Orlando – e non hai un titolo di studio, usi quel tempo per prendere un titolo di studio se non trovi un lavoro”. In sostanza il tempo in cui si percepisce il reddito dovrebbe essere sfruttato per acquisire conoscenze, titoli di studio utili a trovare un’occupazione questo visto anche che “quasi una terzo della platea dei percettori del Reddito non ha un titolo di studio oltre la terza media”.
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Nel solo mese di maggio sono stati spesi nel complesso 717,7 milioni di euro per il Reddito. A fine anno il conto sarà miliardario.
In queste ultime settimane in dibattito sul binomio reddito di cittadinanza e lavoro è molto acceso visti gli appelli di numerosi imprenditori che denunciano la mancanza di lavoratori stagionali a causa del sussidio.