Regione Campania, approvato il Defr: centrodestra abbandona l’aula

Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, ha approvato con 28 voti favorevoli della maggioranza il Documento di Economia e Finanza della Regione Campania. – DEFRC 2024-2026 – e la relativa Risoluzione di maggioranza.

“Il Defrc definisce gli obiettivi strategici e le azioni di politica regionale che saranno attuate nel prossimo triennio, nell’ambito dell’attuale contesto economico nazionale e mondiale – ha spiegato il Presidente della Commissione Regionale Bilancio, Francesco Picarone (Pd) – e denota il grande lavoro svolto dalla Giunta e da questa maggioranza per mettere in ordine il bilancio regionale e l’intero ciclo della programmazione economico-finanziaria. Esso – ha proseguito Picarone – è articolato in Missioni e Programmi ed è in stretta correlazione con il Bilancio di Previsione che sarà presentato dalla Giunta nel prossimo autunno; per questo, è un documento programmatico, ma anche concreto, operativo e verificabile, legato il sistema di valutazione delle performance dei dirigenti e di tutto il personale regionale”.

Documento di economia e finanza regione Campania

“Migliorare i servizi del Servizio Sanitario Regionale, semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica amministrazione regionale, favorire lo sviluppo economico ed occupazionale, attuando il PNRR, impiegando i fondi europei e puntando sulle politiche per l’istruzione, la formazione e per il lavoro, accrescere la sostenibilità ambientale per una Campania “green”: sono le quattro direttrici sulle quali si articola il DEFRC 2024-2026 che punta, tra l’altro, sulla transizione ecologica, energetica e climatica, sul potenziamento dei trasporti, sull’innovazione digitale, sul miglioramento dei servizi sanitari, sulle politiche per l’istruzione, la formazione e il lavoro”, ha aggiunto Picarone.

“Questo DefRc rappresenta i fallimenti dell’azione del governo regionale ovvero degli obiettivi che si sarebbero dovuti raggiungere che, invece, ad oggi, sono ben lontani, quindi è la fotografia di una Campania sempre più ultima nei diversi settori, a cominciare dalla sanità”, ha evidenziato il capogruppo della Lega, Severino Nappi.

Il capo dell’opposizione di centrodestra, Stefano Caldoro, nel corso del suo intervento, si è soffermato, tra l’altro, sul PNRR, sottolineando che le Regioni ed i Comuni hanno aperto un tavolo di confronto sullo spostamento di sedici miliardi ma difendo l’operato del Ministro Fitto che ha garantito all’Italia la terza e la quarta rata del programma europeo dimostrando la credibilità dell’Italia”, e sulla tematica della sanità: “nel corso della mia legislatura abbiamo ancorato i criteri di ripartizione del fondo nazionale per la salute anche alla deprivazione economica e della mortalità precoce, una battaglia importanza, alla quale lo stesso assessore Cinque, allora nelle funzioni di tecnico, insieme con il direttore regionale Romano, dettero un importante contributo”.

“Non è stato possibile, dati i tempi stretti, approfondire il Defrc, cercheremo di migliorare questo lavoro nei prossimi mesi”, ha evidenziato Michele Cammarano (M5S). “La Regione fa e il Governo disfa – ha osservato Luigi Cirillo (+Europa) – come con il definanziamento di sedici miliardi di azione strategiche, quali la realizzazione di ospedali di comunità in un quadro in cui la sanità pubblica presenta un deficit economico ed organico”.

“Non c’è stato il tempo per poter fare un’analisi critica totale del Defrc, ma mi sono concentrato sull’area della provincia di Caserta – ha detto Alfonso Piscitelli (FdI) – , in particolare per i trasporti e la sanità che in quel territorio sono fortemente carenti”.

Infine, l’assessore regionale al Bilancio Ettore Cinque: “nonostante i tempi stretti, è stato garantito un ampio confronto per giungere alla approvazione del Defrc nei tempi previsti in vista, poi, della Nota di aggiornamento al Defrc, prevista in autunno, dopo l’approvazione da parte del Governo, il quale, il 27 luglio scorso ha fatto pervenire una proposta di modifica del PNRR con definanziamento per sedici miliardi di interventi fondamentali, senza mai aver consultato né la Regione né i Comuni. Inoltre – ha detto Cinque – grazie alla battaglia del governo De Luca abbiamo chiuso il riparto del fondo sanitario nazionale per il 2023 con un aggiunta di 360 milioni sulla base dei requisiti, oltre a quello dell’età, grazie all’azione di questa maggioranza politica”.

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