Rifiuti e auto in fiamme, scoperta banda residente nel campo rom di Caivano

8 appartenenti alla comunità Rom di Caivano finiscono a processo perché ritenuti responsabili dei reati di illecita gestione ed incendio di rifiuti, nonché per violazione di sigilli. Avrebbero coinvolto in vari roghi tossici che si sprigionavano nelle vicinanze anche loro familiari minorenni, non imputabili per legge.

Rifiuti e auto in fiamme, scoperta banda residente nel campo rom di Caivano

Stamattina la Procura della Repubblica di Napoli Nord, guidati dalla dottoressa Maria Antonietta Troncone, ha notificato il rinvio a giudizio che arriva al termine di un’indagine svolta con l’ausilio dei Carabinieri della Compagnia di Caivano.

I militari, anche attraverso l’ausilio di video e molti sopralluoghi e blitz al campo rom, hanno accertato che i nomadi sistematicamente raccoglievano rifiuti elettrici, materiale ferroso, frigoriferi, lavatrici, di cui rivendevano i componenti.

I materiali non più utilizzabili venivano invece abbandonati e depositati in modo sparso, accumulati alla rinfusa e ammassati all’interno e nell’adiacenze dell’insediamento per poi essere dati alle fiamme. Non solo. È stato accertato che gli stessi avrebbero violato sistematicamente i sigilli apposti dai Carabinieri sul materiale sequestrato, facendo diventare la zona una vera e propria discarica di spazzatura di ogni tipo.

Nel campo non manca poi materiale proveniente da furti o auto sottoposte a fermo amministrativo perchè prive dell’assicurazione RCA obbligatoria. Accertati infine numerosissimi casi di dispersione scolastica e condizioni igienico-sanitarie precarie.

Ti potrebbe interessare

Torna in alto