Continui incendi di rifiuti. Quattro in tre mesi nel casertano (Pastorano, Marcianise, Pascarola e Santa Maria Capua Vetere). Ora a tremare sono i cittadini di Giugliano, che in tantissimi sui social fanno appello al Governo per presidiare h24 gli impianti del territorio.
Nella Zona Asi della città infatti c’è un impianto identico a quello andato in fiamme ieri a Santa Maria Capua a Vetere. Lo Stir, la struttura che lavora i nostri rifiuti e che li spedisce all’inceneritore di Acerra. Il grido di allarme è stato lanciato anche da Padre Maurizio Patriciello, protagonista da anni della vicenda Terra dei Fuochi, che ieri sul suo profilo Fb ha espresso la sua preoccupazione per Taverna del Re. Il sito dove sono stoccate le balle prodotte in decenni di emergenza rifiuti tra Giugliano e Villa Literno già più volte è andato in fiamme e potrebbe, secondo il prete, essere la prossima vittima dei raid incendiari.
Sulla vicenda pesa il fallimento dell’operazione ecoballe lanciata da De Luca e Renzi che ad oggi non ha portato ai risultati sperati. Lo stesso Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, oltre a esprimere la sua contrarietà, ha tutavia bollato la vicenda come una questione regionale. Intanto però Giugliano e tutto i paesi limitrofi continuano a vivere nella paura che questa bomba ambientale prima o poi esplodi creando danni immani al territorio. E non è solo Taverna del Re a preoccupare ci sono la Resit, Settecainati, Cava Riconta, Cava Giuliani e le aziende di rifiuti della zona Asi. Tutti siti che in questa fase dovrebbero essere presidiati e tenuti al sicuro.