Circumvallazione come discarica. Sono decine i sacchetti abbandonati lungo la carreggiata che costringono allo slalom le automobili che si muovono sull’arteria a scorrimento veloce. Negli ultimi giorni, la mancata rimozione dei grossi sacchi di erbacce e rifiuti raccolti dalla zona Asi rischia di diventare un pericolo per la sicurezza stradale. Molte auto hanno già preso in pieno un paio di grossi sacchi facendo esplodere sul manto stradale i rifiuti raccolti dagli Lsu e messi al lavoro dalla Città metropolitana per la manutenzione delle strade. Gli interventi di pulizia, partiti tre mesi fa, vengono effettuati da 80 operatori su più turni, dal lunedì al venerdì. E nei sacchi finiscono erbacce e rifiuti, che poi di solito vengono smaltiti in tempi brevi. Adesso, però, il servizio incontra un ostacolo nella mancata rimozione dei sacchi. Così, i rifiuti che prima si trovavano dispersi in più punti, ora si trovano tutti ammassati a ingombrare la carreggiata. Immediati gli Sos all’ex Provincia. Ne sollecitano l’intervento anche dal Comune di Giugliano. Dal Consorzio Imprenditori di Giugliano (CIG) sono particolarmente preoccupati. “Questo sistema ha funzionato molto bene finora, ma adesso con la mancata rimozione si rischia di vanificare il lavoro fatto dagli operatori. Chiediamo che venga prestata più attenzione all’organizzazione del servizio da parte dell’ente”, denuncia il presidente degli industriali Angelo Punzi. I rifiuti dispersi sul manto stradale non sono l’unico disagio registrato lungo la cosiddetta strada degli americani. Sul tratto che ricade nel territorio di Lago Patria continuano a regnare l’illegalità e l’inciviltà: oltre agli sversamenti illegali di ingombranti e materiali di risulta, infatti, le aree a ridosso della zona Asi restano interessate anche dal lancio selvaggio del sacchetto proprio sulle arterie che conducono alle aziende. Un biglietto da visita non proprio decoroso per le imprese che rappresentano l’eccellenza campana all’estero e si trovano spesso nell’imbarazzo di doversi giustificare con clienti e fornitori per il degrado in cui versa la zona. Dalla presenza delle prostitute sul ponte ai cumuli di spazzatura per strada, appunto. Ma gli industriali insistono: “La mancata rimozione dei sacchetti rischia di rendere inutile il lavoro degli ex Lsu ai quali è affidata la manutenzione delle arterie”, dicono in Asi.