Riforma della giustizia, Casoria prova a staccarsi da Aversa: insorgono gli avvocati del Giuglianese

E’ ancora battaglia per l’ex sezione distaccata di Casoria, di recente accorpata alla neonata struttura di Aversa (Tribunale Napoli nord), che potrebbe confluire presso il tribunale di Napoli. L’applicazione della riforma della geografia giudiziaria, che ha già portato allo smembramento di diverse realtà cittadine (Marano, Frattamaggiore, Afragola e Casoria), potrebbe insomma riservare ulteriori sorprese. Il caso è all’attenzione del ministro della Giustizia Orlando e una decisione sul paventato trasferimento – che sarebbe dettata da motivi logistici – potrebbe essere sancita prima del 13 settembre, termine ultimo previsto dai decreti legislativi in materia di riforma della giustizia.

“Sia come amministrazione comunale che come Camera forense – spiega Pasquale Tignola, avvocato e assessore al Comune di Casoria – ci stiamo attivando affinché gli atti giudiziari di Casoria confluiscano a Napoli e non ad Aversa, per ragioni logistiche e distanze che sono ben note ai cittadini e e agli addetti ai lavori”. Critiche e perplessità vengono invece manifestate dai rappresentanti delle associazioni forensi dell’area giuglianese.

“Un nuovo smembramento non avrebbe alcun senso – dice l’avvocato Gianfranco Mallardo, consigliere dell’Ordine – anzi creerebbe ulteriore confusione, con pratiche vecchie, intermedie e nuove che finirebbero nelle mani di più giudici. Un’analoga ipotesi la si sta paventando anche per il circondario di Trentola Ducenta, che potrebbe tornare sotto la giurisdizione di Santa Maria Capua Vetere. Più che di modifiche dettate da motivazioni reali o legate all’organizzazione delle indagini, sono in atto operazioni di mera natura geo-politica”.

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