Ecco il racconto di Franco Iacolare noto imprenditore del territorio e attivista che ieri ha partecipato all’aperitivo:
Brindisi col botto…. in testa.
Ho lavorato fino alle 19, gli amici mi hanno invitano al consueto brindisi della vigilia in centro.
Non avevo tutto questo entusiasmo, ma il pensiero di incontrare amici che magari non incontri più tanto spesso e scambiarsi un augurio, passeggiare tra tante persone che riempiono di vita la città è un’occasione troppo invitante per non coglierla.
Parcheggio in via Labriola, e piazza Gramsci è piena di gente gaudente, la prima persona che incrocio è un ragazzo con la testa rotta ed una maschera di sangue con un gruppetto di amici che lo invitano a recarsi in ospedale per farsi medicare, si allontanano in fretta con i motorini li parcheggiati.
Imbocco via Roma ma sono controcorrente, tante persone risalgono la via per allontanarsi in fretta, ma sono solo le 20 è strano c’è qualcosa che non va. Infatti dopo pochi metri stessa scena di poco prima un altro ragazzo con la testa rotta ed una maschera di sangue attorniato da amici che si allontanano in fretta.
Chiamo mio figlio che era in centro: “papà stiamo andando via perché qui c’è stata una rissa”.
Scendendo incrocio atri ragazzi di cui uno sputa in modo nervoso, sputa sangue ed impreca.
Gli amici che mi aspettavano intanto mi chiamano e mi dicono che sono andati via a causa di una rissa a colpi di bottiglie in testa.
Arrivo in piazza Matteotti saluto qualche amico, ma la piazza è per buona parte svuotata e la musica è stata interrotta, il clima di festa è scemato, osservo un paio di gestori di due locali scuri in volto, altri totalmente indifferenti fanno baldoria.
Mi trattengo qualche minuto con amici che non si erano accorti di nulla se non della musica che non c’era più. Quindi torno verso via Roma, c’è una pattuglia dei carabinieri che arriva in piazza, giunto all’angolo al mio fianco due si spintonano, uno senza perdere tempo allunga un ceffone ad un ragazzo, una donna interviene, un altro uomo si togli gli occhiali e prende a schiaffi la donna, un’altra donna si lancia su costui artigliandogli il viso, ne nasce una rissa. Intanto i carabinieri si stavano allontanando non accorgendosi di nulla, qualcuno li rincorre e li avverte, scendono dall’auto e sedano la rissa chiedendo i documenti a qualcuno.
Mi avvio a risalire via Roma tra bottiglie disseminate dappertutto, purtroppo non ho avuto tempo per incontrare e brindare con tanti amici come di solito in queste vigilie.
Ed anche il brindisi augurale è diventato un’ubriacatura di massa, una sagra degli
eccessi, un delirio collettivo simbolo del degrado culturale.
Solidarietà agli “imprenditori veri” che investono con sacrificio i loro soldi e il loro tempo in questi contesti.
Buon Natale dalla Giugliano che prende il sopravvento su qualunque spiraglio di luce, non poteva che andare così.