Proprio nel giorno in cui sono pervenuti i risultati degli esami effettuati sul presunto lotto di spinaci contaminato da mandragora al Caan di Volla, la catena di supermercati “Il Gigante”, senza spiegarne il motivo, ha lanciato sul proprio sito internet un’allerta regionale per lotto di spinaci in busta chiusa da 500 grammi.
Ritirati spinaci in busta da 500 grammi
Non si conoscono le ragioni del ritiro che avviene però proprio nei giorni di massima allerta in Italia dopo gli 8 casi di intossicazione da mandragora registrati all’ospedale di Pozzuoli la scorsa settimana. Nello specifico si tratta del lotto 273 prodotto dall’azienda Spinerb Di Colleoni Andrea & C. s.n.c. con sede dello stabilimento a Gorlago in provincia di Bergamo alla via A. De Gasperi e commercializzato da Rialto SpA con il marchio “Spinaci Il Gigante”.
Sarà il Ministero della Salute a fornire le motivazione del richiamo scattato lo scorso 10 ottobre. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilancia le raccomandazioni rivolte ai clienti dei supermercati Il Gigante, di non consumare il prodotto e riportarlo in negozio. Consigli anche da parte dell’Asl di Caserta, che non solo raccomanda ai cittadini di non mangiare quelle verdure acquistate nelle ultime 48 ore, ma impone alle mense scolastiche di eliminare temporaneamente gli spinaci dalle tabelle alimentari proprio a causa dell’allarme mandragora. Non è escluso, infatti, che l’ingerimento del prodotto possa provocare un pericolo per la salute e mette perciò in guardia la popolazione.
Resta il giallo
Resta il giallo intanto sulla contaminazione da mandragora. In attesa dei risultati dei test tossicologici dei due nuclei familiari ricoverati la scorsa settimana all’ospedale “Madonna delle Grazie” di Pozzuoli, gli esami del lotto di spinaci sequestrato dal’Asl e dai Nas al mercato ortofrutticolo di Volla hanno dato esito negativo. Nonostante sia stata ricostruita la filiera distributiva, resta da capire come sia stato possibile che tra gli spinaci siano finite anche foglie di mandragora e quanta parte del lotto sia stata effettivamente infestata.