I carabinieri della scientifica del nucleo investigativo di Milano hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella casa a Senago dove è stata uccisa Giulia Tramontano. Proprio lì, tra le mura domestiche, avrebbero rinvenuto l’arma del delitto. Un coltello da cucina con manico nero. La lama si trovava nel ceppo di coltelli della cucina come indicato da Alessandro Impagnatiello. A riferirlo è l’avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti.
Giulia Tramontano, ritrovato il coltello nella casa dell’orrore. In un tombino documenti e bancomat
Nel frattempo i vigili del fuoco hanno ritrovato il cellulare, la patente e il bancomat della 29enne assassinata nella serata di sabato scorso. I documenti e il telefonino era stati gettati dal 30enne in un tombino in strada.
Dovranno essere eseguiti accertamenti irripetibili: in particolar modo gli investigatori cercheranno di individuare e isolare tracce ematiche e biologiche nell’appartamento, nel garage e nella cantina in cui il 30enne ha confessato di aver occultato il corpo della compagna incinta, prima di gettarlo in un’intercapedine dietro a dei box a qualche centinaio di metri di distanza dalla villetta.
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