Rom a Giugliano, basta con gli scaricabarile

Se volete ingraziarvi un bimbo che piange offritegli Coca-Cola e patatine. Se volete conquistare un popolo arrabbiato sparate a zero sui Rom.

In entrambi i casi avrete ottenuto lo scopo. Il bambino non avrà più fame, così come le persone sceglieranno di votarvi. La Coca-Cola e le patatine fritte però non nutrono ma ingrassano. Il consenso costruito sull’odio sociale crea guai ancora più grossi che poi qualcuno dovrà affrontare.

A Giugliano parliamo di questione Rom da decenni con un misto di ignoranza e populismo: quello che scrivono in molti sui social è: “Mandateli a casa loro”, senza sapere che casa loro è proprio Giugliano visto che in molti casi sono alla quarta generazione e hanno la residenza nel nostro comune.

I Rom sono un problema. E’ inutile negarlo. Un problema enorme. Però noi per primi dovremmo sapere che non lo sono in quanto Rom ma perché vivono una situazione di disagio sociale. Basta andare nelle palazzine arancioni di via Bosco a Casacelle per trovare una situazione da “campo rom” e quelli sono italiani ed hanno pure una casa.

Da Pianese a Poziello la vicenda Rom è stata gestita male: senza un progetto e senza un’idea. Poziello ha cambiato più volte strategia a seconda di come girava il vento in città sfiorando su questo tema il ridicolo.

Il problema di fondo è integrare e sconfiggere il disagio. L’amministrazione giallorossa grazie ad un progetto del commissario prefettizio si sta caricando sulle spalle questo fardello. E’ un atto politico di grande lungimiranza e coraggio. Tutti noi dobbiamo dare una mano per centrare l’obiettivo.

La regione ha deciso di investire 1800 euro a Rom per trovargli una casa e “sistemarli”. Uso il verbo investire. Solo uno sciocco (o qualcuno in malafede) non potrebbe comprendere che 860.000 mila euro (questa la cifra totale) è nulla di fronte a quanto ha pagato per anni in termini di insicurezza e inquinamento la nostra comunità.

Il piano redatto dal commissario però non ci convince affatto. Scarica tutto il lavoro su associazioni che a nostro avviso non possono da sole affrontare una sfida tanto difficile.

Continua uno scaricabarile di responsabilità che parte dal Governo, passa per la regione ed alla fine il comune scarica sul terzo settore.

Così non si va da nessuna parte. Speriamo di sbagliarci ma sarebbe assurdo aver poi buttato questi soldi senza ottenere risultati.

L’emergenza Rom dovrebbe essere affrontata con una politica nazionale e non scaricata su un’ente come quello di Giugliano che già fa fatica ad amministrare l’ordinario figuriamoci una cosa così complessa.

In tutta la campagna elettorale nella terza città della Campania hanno sfilato tanti ministri promettendo sostegno alla nostra città. Per ora abbiamo visto solo 50 telecamere vecchie di dieci anni. E’ ora che inizino a fare sul serio. Dando una mano ad un’amministrazione alle prese con una sfida che farebbe tremare i polsi a chiunque.

Su temi come questo possono dimostrare che quelle di settembre non erano solo passerelle.

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